Napoli - Con l’accordo firmato a Roma (riduzione degli stipendi anzitutto) appena due mesi fa, palazzo Santa Lucia aveva esultato: «Abbiamo evitato la privatizzazione».
In mezzo la spaccatura dei sindacati: solo Uil e Cisl favorevoli dopo un referendum vittorioso tra le maestranze. «L’accordo evita il fallimento, i licenziamenti e la privatizzazione», dicevano. E invece ecco la gara (scadenza venerdì 5 aprile) per selezionare l’affittuario dell’Eavbus per i prossimi due anni. Sul piede di guerra la Cgil e il Pd («Situazione preoccupante, la Regione ha il dovere di chiarire») e preoccupazione tra i 1256 dipendenti che temono per il proprio futuro.
Intanto la gara presentata dai curatori fallimentari che il 9 aprile deciderà chi terrà in fitto l’azienda di trasporti dichiarata fallita il 16 novembre scorso sotto il peso di 600mila euro di debiti. Attualmente la società è condotta da Eav srl, in virtù di contratto di affitto sottoscritto il 9 marzo 2013 e che cesserà, salvo l’aggiudicazione, il prossimo 30 giugno. E che si vada verso un privatizzazione sembra ormai fuori discussione.