Iscriviti OnLine
 

Pescara, 18/12/2025
Visitatore n. 750.317



Data: 03/04/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Crimi apre al leader Pd. Grillo lo smentisce. Tensione tra gli M5S

L’ex comico per la linea dura: per noi Pier Luigi o Monti sono la stessa cosa. Deputata in lacrime alla riunione dei parlamentari

I CINQUESTELLE
ROMA Grillo corregge Crimi ma non sposta di una virgola la linea che ha imposto ai 5 Stelle. E se il portavoce al Senato prova a dire che un Bersani «senza fiducia» sarebbe stato meglio del governo Monti, il leader ribadisce che tra i due non c’è nessuna differenza. E poi chiede subito legge elettorale e l’abolizione dell'Irap.
«Forse - aveva azzardato Crimi sul suo profilo Facebook - si poteva affidare il governo a Bersani che poteva continuare senza la fiducia ma solo per gli affari ordinari. Almeno - spiegava il senatore grillino - sarebbe stato rappresentativo di una maggioranza relativa e non di una strettissima minoranza come il governo Monti in regime di prorogatio». Parole diffuse in libertà sul web ma non condivise, a quanto pare, da Claudio Messora e dal gruppo comunicazione al Senato che in particolare avrebbero bocciato il passaggio su Bersani.
SCONTRO CON MESSORA
Crimi avrebbe deciso però di andare avanti, anche se la sua dichiarazione non era stata concordata in una riunione dei senatori e, soprattutto, rischiava di apparire come una apertura al Pd nel caso - come poi è avvenuto - Bersani avesse voluto insistere nel tentativo di formare un governo. Ed ecco Grillo intervenire a gamba tesa a correggere Crimi: «Il M5S non accorderà nessuna fiducia, o pseudo fiducia, a un governo politico o pseudo tecnico - si legge sul suo blog - Bersani non è meglio di Monti, è semplicemente uguale a Monti, di cui ha sostenuto la politica da motofalciatrice dell'economia. Il M5S ha chiesto l’incarico per il governo e sta ancora aspettando una risposta».
Grillo traccia, dunque, anche una linea dei primi provvedimenti da adottare: «Il Parlamento è sovrano e da subito, con un tratto di penna, può eliminare il Porcellum e avviare le riforme di cui i partiti si riempiono la bocca (solo quella) da vent'anni come la legge sul conflitto di interessi o la legge anticorruzione».
Il M5S propone quindi l'abolizione dell'Irap nel 2013 «con corrispondenti tagli dei costi della politica, rapportandoli a quelli della Francia».
LA SCELTA SUL COLLE
Intanto, l'attenzione dei grillini si concentra sull'elezione del nuovo capo dello Stato. I parlamentari M5S voteranno il candidato scelto dai militanti attraverso consultazioni online. In lista alle preferenze dei parlamentari c'è Gino Strada, fondatore di Emergency. Ma qualcuno non esclude che alla fine possa spuntare anche il nome dello stesso Beppe Grillo. Che se fosse il più votato dalla base forse farebbe un passo indietro. Su questo e altri argomenti, come i nomi di un eventuale governo a 5 Stelle, si è tenuta ieri un’assemblea plenaria dei parlamentari grillini. In cui non sono mancati momenti di tensione, tant’è che una giovane deputata bolognese ha abbandonato in lacrime la riunione.
Intanto dalla Francia arriva a Grillo il sostegno di Marine Le Pen, segnale che su M5S e la sua linea di non coalizzarsi con nessuno si stanno puntando i riflettori dei partiti che in Europa stanno all’opposizione.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it