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Pescara, 18/12/2025
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Data: 04/04/2013
Testata giornalistica: La Repubblica
Bonino di lotta e di governo contesta, ma prepara i tagli "Da ridiscutere il contratto con Trenitalia "

LE CIFRE sono chiare: per il trasporto pubblico la Regione quest'anno ha 485 milioni di euro. Non uno di più. L'assessore ai trasporti Barbara Bonino non nasconde l'insofferenza per la gestione del bilancio e ha detto apertamente che i tagli prospettati sono «insostenibili, a costo di mandare in tilt tutto il sistema del ferro e della gomma». In realtà, nonostante i proclami, da qualche giorno gli uffici di via Belfiore sono al lavoro per provare a tradurre quei segni meno in voci di risparmio. Almeno in parte perché, se anche tutto andasse secondoi piani, alla fine si potrebbe racimolare una cinquantina di milioni, molto meno dei 120 che mancano dal bilancio e che si devono risparmiare entro la fine dell'anno. Sulla gomma, dove il taglio è di 80 milioni, i margini sono strettissimi: eventuali riduzioni spettano alle Province che però non fanno che ripetere che non è possibile ridurre più di quanto si è già fatto. Diversa è la partita delle ferrovie, dove la Regione gestisce direttamente i contratti. Dal fondo mancano 40 milioni (dopo la sforbiciata che meno di un anno fa ha già portato alla chiusura di 12 linee). Per provare a recuperarne una parte, di qui a fine anno (quindi su sei mesi e non su 12) gli uffici dell'assessore Bonino stanno ipotizzando di chiudere altri «rami», non proprio dei più secchi. La Casale-Vercelli e la Novara-Varallo, risparmiate lo scorso anno, la Biella-Milano e parte della Cuneo-Ventimiglia per la quale la Regione continua a denunciare la scarsa collaborazione delle ferrovie francesi nel sistemare alcuni deficit infrastrutturali che rallentano la linea e la rendono poco appetibile per gli utenti, e quindi antieconomica. Altri risparmi si possono ottenere applicando orari ridotti ad agosto e dicembre e anticipando l'orario domenicale al sabato. Questo pacchetto di misure porterebbe a un risparmio di 25 milioni l'anno. Troppo poco visto che bisogna di ricavare il doppio in 6 mesi. Un altro tavolo di lavoro è quello del contratto con Trenitalia che Bonino sta tentando di ridiscutere al ribasso. La sua teoria: «Abbiamo firmato per 236 milioni, poi le tariffe regionali sono aumentate del 17 per centoe quelle sovraregionali del 38. Dai nostri calcoli significa che Trenitalia ha guadagnato tra i 20 e i 25 milioni di euro: noi vogliamo ridurre, per una cifra proporzionale, i corrispettivi». Difficile che le Ferrovie accettino, ma Bonino è fiduciosa. Il servizio ferroviario metropolitano, dove i passeggeri sono cresciuti del 20 per cento, è uno dei pochi punti fermi: non si tocca. Anche se proprio qui potrebbe scattare la misura estrema: l'aumento delle tariffe. Una misura che anche Cota e Pichetto hanno prospettato, ma che l'assessore Bonino continua a considerare l'ultima spiaggia. Se proprio si dovesse fare, però, meglio sul nodo di Torino che altrove: qui almeno il servizio è migliorato e il paragone con le altre città europee (dove i trasporti metropolitani costano in media cinque volte di più) lascia un buon margine di crescita. Potrebbe tornare in auge quell'ipotesi di quoziente famigliare di cui si era già parlato tempo fa: biglietti e abbonamenti scontati per chi ha i redditi più bassi.

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