Una vera e propria rivoluzione. » quella che partirà lunedì e che vedrà protagonista, a Teramo, il settore dei trasporti urbani. Una rivoluzione che si muove in linea con il clima di austerity e che "viaggia" sul binario della razionalizzazione e della ottimizzazione. Razionalizzazione che, tiene a chiarire il sindaco Maurizio Brucchi, non equivale al taglio del servizio pubblico. Comunque lo si voglia chiamare, una cosa è certa: porterà ad un risparmio di 150 mila euro circa per le casse comunali. E di questi tempi non è certo cosa da poco. I criteri utilizzati sono stati i più semplici, messi a punto da un apposito studio: primo fra tutti, l’utilizzo e la frequenza da parte dei cittadini. In tutto questo, la vera novità è rappresentata dal "licenziamento" del bus navetta gratuito, che sarà sostituito da una incrementata linea 2, che metterà, in aggiunta, in collegamento il centro con l’ospedale Mazzini. Un addio annunciato, al quale i teramani hanno già cominciato ad abituarsi. Il costo, per gli ultra 65enni, sarà davvero irrisorio e simbolico: un euro al mese. E poi ancora, la soppressione del capolinea in piazza Garibaldi, che sarà sostituita presto da piazza San Francesco. Spesa prevista: 200 mila euro. Cambiamenti in vista per i residenti della Gammarana, per i quali saranno a disposizione autobus ogni ora, invece degli attuali venti minuti, decisamente poco utilizzati, mentre aumentano quelle dirette a Piano Solare. Invariate le linee 6 e 7 per l’università e l’1 e 1 barrato per Colleatterrato e la Cona. Tante novità, dunque, dettate da esigenze di risparmio, da parte del Comune, che si traducono, per forza di cose, in minori introiti per la Baltour. Ma, a questo proposito, il presidente Agostino Ballone, mette subito le mani avanti: «Non c’é alcun rischio licenziamento, anzi, sono previste nuove assunzioni». E, infine, una nota stonata, quella relativa allo stato di degrado delle pensiline. Una situazione non più sostenibile, ha detto il primo cittadino, che ha già messo la questione nelle mani dell’ufficio legale. Spetterà a quest’ultimo il compito di ricorrere contro la società piemontese affidatario del servizio. Servizio che, presto, potrebbe diventare proprio di competenza della Baltour.