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Data: 05/04/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
A fuoco bus degli studenti inferno sull’autostrada. Tutti salvi i 44 giovani. Il conducente rischia l’intossicazione

Tutti salvi, per fortuna, anche il coraggioso conducente, che per strappare alle fiamme zaini e borsoni dei passeggeri ha rischiato l'intossicazione da fumo. Per alcuni, interminabili minuti, però, si è sfiorata la tragedia, ieri mattina, sul tratto vastese della A14, dove, forse per un problema elettrico, ha preso fuoco in corsa un autobus di linea delle Ferrovie del Gargano. A bordo, oltre all'autista, c'erano 44 studenti pugliesi, che, dopo le feste pasquali, si accingevano a tornare nelle città universitarie a Pescara e Chieti. Nelle rispettive sedi ci sono arrivati, alla fine, con qualche ora di ritardo e il ricordo del bus su cui viaggiavano ridotto a una carcassa annerita. Un episodio che ha tenuto in apprensione anche le maestre e il personale delle elementari di San Lorenzo a Vasto, che, per tenere al riparo i bambini dal fumo e dal forte odore di plastica bruciata, hanno tenuto a lungo ben serrate le imposte della scuola, vicina al luogo del mezzo in avaria. Partito da Vieste alle 4,15, il bus della compagnia foggiana filava sicuro sull'Adriatica, dopo aver superato anche l'impegnativo tratto in pendenza che da Vasto Sud porta al casello a nord della città, dopo un nervoso saliscendi. All'improvviso, poco prima delle 8, al chilometro 442, in prossimità dell'area di sosta San Lorenzo, è scoppiato l'inferno.
IL RACCONTO
«Sì - racconta ai primi soccorritori uno dei giovani universitari - abbiamo visto del fumo bianco uscire dalla pancia del pullman, fumo che poi si è fatto subito più denso, acre e nero. L'autista è stato bravissimo - tira il fiato il giovane - perché è riuscito ad accostare il mezzo e a farci scendere senza danni. Sono stati momenti di grande paura, però, perché le fiamme hanno avvolto il bus in brevissimo tempo e tutti rischiavamo come minimo l'intossicazione». Chi il fumo l'ha inalato più degli altri è stato suo malgrado proprio il conducente, il primo a essere soccorso dai vigili del fuoco e dagli uomini del distaccamento Vasto Sud della polizia stradale: l'uomo, autista tra i più esperti della compagnia pugliese, occhi arrossati e sul volto ancora stampata la tensione, è stato accompagnato dal 118 in ospedale a Pescara per prudenziali accertamenti. Sta bene, ma per un attimo il pensiero sarà andato a due suoi sfortunati colleghi, Ludovico Carchio e Pietro De Paola, morti in Abruzzo con altre tre persone il giorno di San Silvestro del 2005: finirono con i loro pullman su una Smart di traverso per il ghiaccio a Collarmele, sulla A25. Sulla A14, con i pompieri in azione per domare il rogo, il personale della Società Autostrade e la Stradale hanno fermato temporaneamente la circolazione, lunghissime le code (strada bloccata per quasi tre ore) e istituito uscite obbligatorie ai caselli di Vasto, mentre i volontari del gruppo di protezione civile di Vasto distribuivano bottiglie d'acqua ai passeggeri del bus. Poco dopo sono ripartiti con un altro pullman messo a disposizione dalla società pugliese. «Nessuno si è fatto male - ha detto Sabino Grossi, coordinatore d'esercizio della compagnia - ma avvieremo accertamenti».

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