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Data: 06/04/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Non ci sono più soldi per la cig in deroga «Serve un miliardo». l’Inps: cassa integrazione a +12% nel primo trimestre Cgil-Cisl-Uil: subito il rifinanziamento o dramma sociale

ROMA Aumenta il ricorso alla cassa integrazione ma crolla quella in deroga. Non ci sono più risorse per finanziarla e, per la Cgil, serve subito almeno un miliardo per evitare che i lavoratori perdano questa fonte di reddito. l’Inps ha autorizzato a marzo 97 milioni di ore con un aumento del 22,4% su febbraio e un calo del 2,8% su marzo 2012. Nei primi tre mesi dell’anno il monte ore ha raggiunto 265 milioni di cig (+11,98% sul primo trimestre 2012). Tutto questo è accaduto nonostante il calo della cassa in deroga, passata nel primo trimestre dagli 82 milioni del 2012 ai 43,7 del 2013 (-46,7%). Quest’ultimo dato, spiega l’Inps, è imputabile a una chiusura del quadriennio 2009-2012 entro il 31 marzo di quest’anno. Il calo, dunque, «non indica un calo delle richieste ma solo delle risorse utilizzabili». Ma è proprio la mancanza di risorse a essere l’elemento preoccupante. Tornando ai dati generali dell’Inps: iI 97 milioni di ore autorizzate a marzo si confrontano con i 99,7 di marzo 2012 (-2,8%) e i 79,2 di febbraio. In crescita le ore di cig ordinaria e di quella straordinaria. Per quella in deroga si registrano a marzo autorizzazioni per i 19,9 milioni con un aumento del 147,1% rispetto agli 8 milioni segnati a febbraio. Siamo in una fase «drammatica» denuncia la segretaria confederale della Cgil, Elena Lattuada e lo dimostra «ancor di più» il calo della cig in deroga «che va assolutamente rifinanziata perché con le risorse al momento disponibili non si arriverà che alla metà del 2013, mentre serve urgentemente almeno un altro miliardo». Per questo Cgil, Cisl e Uil martedì 16 hanno indetto una manifestazione nazionale davanti al Parlamento proprio per sollecitare un nuovo finanziamento. La Cgil, prosegue Lattuada, chiede al governo ancora in carica e al Parlamento appena eletto «un intervento veloce e risolutivo che stanzi le risorse necessarie per garantire a quei lavoratori un adeguato sostegno, così come servirà presto una revisione complessiva dell’impianto della riforma del lavoro». I dati Inps, per la Cgil sono anche la conferma che il sistema produttivo «è giunto allo stremo» con la chiusura di aziende e la disoccupazione in crescita. L’emergenza risorse è denunciata anche da Luigi Sbarra, segretario confederale della Cisl. Emergenza risorse da cui dipende il calo delle autorizzazioni registrato lo scorso mese. Bisogna dunque «individuare risorse ulteriori per la copertura della cassa integrazione in deroga poiché quelle stanziate nella legge di stabilità sono in esaurimento entro poche settimane». Non si tratta di «reale fabbisogno delle tutele - commenta Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil - ma dalla cronica carenza di risorse disponibili per il loro finanziamento». Per questo «diventa ineludibile reperire ulteriori risorse che permettano di dare risposte alle migliaia di richieste che oggi sono rimaste inevase». Anche per il parlamentare del Pd ed ex ministro del Lavoro con Prodi, Cesare Damiano, le risorse finora stanziate dal governo coprono solo la metà dell’anno in corso e che «occorra quindi un miliardo di euro per tutelare i lavoratori per il restante semestre». Damiano aggiunge alla vicenda della cig in deroga, anche la questione dei lavoratori rimasti senza reddito a causa della riforma pensionistica Monti-Fornero «realizzata senza alcuna gradualità. Per questi occorrerà rifinanziare il fondo appositamente costituito con la legge di stabilità per tutelare altri lavoratori oltre gli attuali 130 mila salvaguardati: serviranno per questo obiettivo alcuni miliardi di euro. Bisogna pensarci per tempo». Per Titti di Salvo, vicepresidente del senatori di Sel i dati dell’Inps dimostrano che il sistema produttivo «è al collasso».

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