Per Pasquale Di Nardo, lancianese, presidente della Ferrovia Sangritana, esponente del Pdl, si aprono di nuovo le porte del consiglio regionale, dove era stato capogruppo di Forza Italia tra il 2000 e il 2005. Di Nardo, primo dei non eletti nella circoscrizione di Chieti, subentra a Federica Chiavaroli, eletta nel 2008 nel listino bloccato, che ha ufficialmente presentato le dimissioni dopo la sua elezione al Senato, sempre per il centro destra. Il passaggio di Di Nardo alla Regione rimette in ballo una poltrona importante, qual è quella della presidenza della Sangritana (incompatibile con la carica di consigliere regionale), in un momento in cui in cui si punta molto alla valorizzazione del trasporto su rotaia.
IL PRESIDENTE FRENA
Ma Di Nardo frena. «Innanzitutto - dice - non ancora ricevo nessuna lettera dalla Regione in cui mi si comunica ufficialmente che sono il primo dei non eletti. Poi, se la comunicazione arriverà, dovrò pensarci prima di decidere se accettare il nuovo incarico. Sapete con quanto impegno e con quanta passione mi sono dedicato alla causa della Sangritana. Abbiamo fatto grandi passi in avanti, siamo entrati nei circuiti nazionali del trasporto ferroviario, sia per le merci che per i passeggeri, siamo a un passo dall'azienda unica di trasporto regionale, che ci darà la forza necessaria per competere sul mercato. Insomma, non potrei lasciare la Sangritana a cuor leggero». Sentimenti a parte, negli ambienti politici, e non solo, si dà per scontato che alla fine Di Nardo lascerà la presidenza della Sangritana, che occupa dal 2009, per tornare alla Regione. Sul suo eventuale successore, finora nessuna indiscrezione. Secondo lo stesso Di Nardo, visto che per il prossimo anno sono previste le votazioni regionali, con possibili avvicendamenti di incarichi, potrebbe andare avanti l'attuale Cda, con uno dei consiglieri nella carica di presidente facente funzioni. Non resta che aspettare.