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Data: 19/04/2013
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Il gran rifiuto di Pezzopane «Ho votato Rodotà» «La mia coscienza ha prevalso su ogni altra logica»

PESCARA La scelta che non ti aspetti. La senatrice Stefania Pezzopane che "disubbidisce" agli indirizzi di bersani e appoggia il candidato grillino. «Ho votato secondo la mia coscienza, turbata e preoccupata, ma convinta che qualsiasi altra scelta avrebbe prodotto un conflitto con me stessa, insopportabile», ha detto facendo outing. «Ho votato Stefano Rodotà, consapevole di non aderire alla maggioranza del mio partito, ma supportata da centinaia di elettori del Pd, che hanno manifestato amarezza e disappunto per la proposta di Bersani». E pensare che per la ricostruzione dell’Aquila a Stefania pezzopane avrebbe potuto anche far comodo un Presidente della Repubblica abruzzese. «Se la votazione per il Presidente del Senato è stato un momento di gioia, quella per il Presidente della Repubblica sta rappresentando un momento personale e politico tra i più impegnativi e difficili - ha continuato Pezzopane - La mia coscienza ha prevalso su ogni altra logica. Senza nulla togliere a Franco Marini, che merita rispetto. A Marini mi lega amicizia e stima, proveniamo dalla stessa aspra terra e questo ha provocato un ulteriore turbamento, perché la consapevolezza che avrebbe saputo bene rappresentare le ragioni del nostro territorio, scosso non solo dal terremoto, ma da una grave crisi occupazionale, ha avuto un peso non indifferente, prima di entrare in cabina». Critiche alla linea di Bersani nonostante lo abbia appoggiato alle primarie. «Bersani in queste settimane era riuscito faticosamente a chiarire la nostra netta volontà di non andare ad un governissimo col Pdl - ha concluso - in questo modo contemporaneamente avevamo indebolito l’indegno e demagogico disegno di Grillo, che alla fine delle Qurinarie, tra rinuncia e bocciature, era stato costretto a proporre proprio un uomo che viene dalla storia della sinistra, presidente del Pds e conoscitore e interprete modernissimo della Costituzione. Non ho compreso l’improvvisa virata, che ci ha condotto, da antiberlusconiani, ad un accordo con Berlusconi sul Presidente della Repubblica. Un brutto accordo, che esclude oltretutto Sel con cui ci siamo alleati».

Un segnale forte che adesso si unisce a quello dei franchi tiratori che non hanno avuto il coraggio di dichiarare il voto come Pezzopane. Ma le critiche sul voto arrivano dall’assessore regionale del Pdl Gianfranco Giuliante. «L’Aquila, per accidenti, si è venuta a trovare nelle condizioni di poter avere un Presidente della Repubblica del territorio - ha dichiarato Giouliante in una nota - con tutto quanto ciò comporterebbe in termini di “ritorno” per una città terremotata. La Pezzopane che fa i gargarismi con l’aquilanità, appena girato l’angolo “brucia” un aquilano, per giunta del suo Partito! Vota Rodotà, ci comunica, perché lo deve alla sua gente!!! Sic. Marini, di San Pio delle Camere no! Rodotà che per spocchia e indicazione è parodia del Marchese del Grillo, sì. Ci sembra di capire che la Pezzopane sottolinei la sua libertà di mandato per votare contro le indicazioni del suo Partito e del suo Segretario e contro il suo territorio».

Critiche giungono anche da Marco presutti, portavoce dell’ex sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso. «La signora Pezzopane - ha scritto Presutti sulla sua pagina facebook - dovrebbe vergognarsi di aver pugnalato alle spalle Franco Marini che le ha permesso di essere eletta. Trovo disgustosamente vile, poi, l'aver atteso l'esito del voto per comunicare il tradimento. Se le resta un po' di dignità si dimetta. Lo scrissi già nel 2008 a proposito di un'altra vicenda». Marini, che alle penultime elezioni era capolista al Senato, questa volta, forse certo del successo elettorale, aveva lasciato proprio a Stefania Pezzopane il ruolo di capolista. Posizione che le ha consentito di essere l’unica eletta abruzzese al Senato.

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