«La possibilità di garantire il servizio di trasporto pubblico urbano e scolastico dipende solo dall'esito dei colloqui tra il commissario Giacchetti e il governatore Crocetta, ma senza alcuna certezza in merito a risorse aggiuntive o altre soluzioni individuate in accordo con la Regione, noi lasceremo il servizio». Giovanni Vaiola, direttore della produzione aziendale dell'Ast, conferma la grave crisi che vede condannare a scomparsa certa l'azienda trasporti a causa di inadempienze della Regione. La «grave situazione finanziaria» in cui si trova l'Ast è infatti da addebitare principalmente dal credito di circa 38 milioni di euro vantato dalla Regione, che porta l'impresa totalmente partecipata a non essere più in condizione di assicurare non più solo la regolarità delle corse urbane ed extraurbane, con conseguenze che ricadono anche sul trasporto degli studenti, ma addirittura l'intero servizio. Ieri il commissario straordinario del Comune, Alessandro Giacchetti, si è recato a Palermo anche per parlare con il presidente della Regione, Rosario Crocetta perorando la causa della situazione aretusea (anche se in realtà riguarda tutti i comuni in cui l'Ast ha il servizio di trasporto). Giacchetti ha sollecitato la copertura finanziaria del servizio per evitare di trovarsi con i bus impossibilitati a partire a causa della mancanza di carburante o con mezzi guasti. Il governatore Crocetta è però impegnato a far quadrare il bilancio dell'ente, che però si trova anch'esso in grosse difficoltà economiche e ha davanti a sé l'arduo compito di approvare l'esercizio finanziario 2013. L'Ast continua a chiedere la compartecipazione del Comune - attualmente una proposta difficile da accogliere - altrimenti si potrebbe procedere a un'ulteriore riduzione dopo quella subita lo scorso anno. L'azienda potrebbe rinunciare al servizio pubblico entro poche settimane al massimo a meno che non ci sia una forte iniezione di liquidità con l'approvazione del bilancio regionale e, magari, un nuovo accordo con il Comune di Siracusa.