ROMA Alitalia imbarca il nuovo pilota, ma sulla nomina di Gabriele Del Torchio e la sua retribuzione il consiglio si divide. Ieri, secondo la previsione, il presidente Roberto Colaninno ha presentato ai consiglieri la l’ipotesi del manager proveniente dal gruppo Ducati per sostituire l’ex ad Andrea Ragnetti.
ASTENSIONI IN CDA
Ma sulla nomina si sarebbero registrate le astensioni di Carlo Toto e di Ernesto Monti (Angelucci) motivate con le perplessità per l’adattabilità di Del Torchio a un’azienda complessa delle dimensioni di Cai. Il fronte del dissenso si sarebbe allargato quando il board ha deciso la retribuzione. Al nuovo timoniere verrà riconosciuto un compenso fisso di 800 mila euro annui, più alcune componenti variabili, compreso un bonus sostanzioso in caso di ingresso di un nuovo investitore con una quota superiore al 25%: su questo punto i rappresentanti di Air France, Antonino Turicchi (Benetton), Monti e Toto si sarebbero astenuti.
Le riserve sollevate non riducono però la statura di Del Torchio, manager di provate capacità soprattutto nelle ristrutturazioni. A lui la mission quasi impossibile di riportare in quota la compagnia che finora ha bruciato 735 milioni. Tanto che i soci sono stati costretti a mettere mano al portafoglio per sottoscrivere un convertibile fino a 150 milioni finora perfezionato per 105 milioni.
Alitalia punta a raggiungere a fine anno il pareggio operativo. Sarà un’impresa affidata all’abilità del nuovo top manager: da un lato dovrà tamponare la crisi che ha tagliato fortemente i ricavi, dall’altro usare le forbici per riportare equilibrio nei costi. Per adesso il futuro della compagnia è tutto da scrivere. Molti soci da tempo vorrebbero monetizzare l’investimento con Air France, potenziale acquirente, che però nicchia.
Infine, l’assemblea per l’approvazione del bilancio 2012 è stata convocata per lunedì 29 aprile.