Operaio lascia il posto dopo le contestazioni dell’azienda Salgono a 13 i casi denunciati dalla multinazionale
ATESSA Nuova contestazione in Sevel per assenteismo a meno di venti giorni dall'ultimo caso di abuso di permessi. Un operaio della fabbrica del Ducato Fiat di contrada Saletti avrebbe utilizzato i numerosi permessi di malattia chiesti sul luogo di lavoro per giocare a calcio. In sei mesi l'uomo, secondo i rilievi e i controlli della direzione aziendale, ha accumulato ben 30 certificati di malattia per un totale di circa 150 giorni di assenza dalle linee produttive della Sevel, quasi cinque mesi su sei di lontananza dal lavoro. Le assenze reiterate e particolarmente lunghe dell'operaio non sono passate inosservate in uno stabilimento in cui, da circa due anni, si è stretta la morsa dei controlli sugli abusi di permessi da parte dei dipendenti. Soprattutto in quest'ultimo caso in cui è stato accertato che il lavoratore, regolarmente tesserato in una squadra di calcio di un'altra regione che disputa il campionato di promozione, invece che a casa malato si trovava in campo, a giocare con i compagni di squadra. L'azienda, che ha fatto ricorso a investigatori privati, ha portato a corredo della tesi dell'abuso di permessi delle immagini inoppugnabili. Tanto che il dipendente, invece che aspettare i cinque giorni canonici previsti dal regolamento per la presentazione di giustificazioni valide a sua difesa, ha preferito rassegnare le dimissioni. Il fenomeno dell'assenteismo tocca in Sevel dei picchi allarmanti. La fabbrica del furgone Ducato da sempre sconta un'altissima percentuale di assenze, giustificate e non. Secondo dati aziendali nel 2012 la media degli assenti per la sola malattia è del 5,4%, nel 2011 era invece del 6,1%. In Sevel c'è la più alta percentuale di assenteismo tra tutti gli stabilimenti Fiat d'Italia. La stretta dei controlli si è intensificata negli ultimi due anni, soprattutto in concomitanza di assenze sospette nel week-end o nei periodi di lavori in campagna. Con l'ultimo episodio di contestazione salgono a 13, nell'arco degli ultimi 12 mesi, i casi di utilizzo improprio della malattia o dei permessi di legge 104 e congedi parentali. Gli operai sono stati tutti licenziati. Di questi 7 dipendenti sono stati anche denunciati alla Procura della Repubblica. L'azienda, con un precedente unico nella storia della Sevel, ha segnalato i 7 operai alla Procura del tribunale di Lanciano per accertare se nei comportamenti dei lavoratori si possano individuare anche dei presunti reati, in particolare quello di truffa allo Stato. L'ultimo caso di abuso di permesso riguarda un 40enne sorpreso a svolgere un altro lavoro, quello di idraulico, invece che accudire il figlio piccolo per cui aveva chiesto un congedo parentale. L'uomo utilizzava perfino un furgoncino su cui era evidenziato il suo nome e cognome per identificare la sua ditta di lavori idraulici.