Da parte del Cogesa c’è piena disponibilità ad accoglierli, «perché l’operazione - si legge in una nota - permetterà di saturare la capacità produttiva dell’impianto di trattamento meccanico-biologico e mantenere a valori bassi le tariffe di conferimento dei rifiuti da parte dei Comuni soci», ma, almeno per ora, la spazzatura del Lazio non arriverà a Noce Mattei. L’accordo sancito tra la Regione Abruzzo e quella guidata dal neo governatore Zingaretti il 15 aprile scorso, infatti, sarà soddisfatto interamente dall’impianto di Chieti, anche perché a Sulmona, al momento, sono stati dirottati i rifiuti della Val Vibrata che, da soli, coprono l’attività a regime di Noce Mattei. Ma l’impegno per la Val Vibrata è di solo un mese e per questo il Cogesa si è detto pronto eventualmente ad ospitare il trattamento (e solo quello, perché i rifiuti di fuori ambito trattati nell’impianto vengono comunque spediti a Isernia) dei rifiuti del Lazio. La filiera dei rifiuti, d’altronde, sembra essere oggi una delle poche voci attive delle attività produttive del territorio: non è un caso che all’avviso scaduto ieri per le graduatorie per conducenti camion e netturbini indetto dal Cogesa, abbiano risposto oltre cento candidati. Tutti in fila, compresi i laureati, per essere messi in lista d’attesa con la speranza di un lavoro meno che stagionale.