AVEZZANO C’è da aver paura ad attraversare il sottopassaggio della ferrovia di Avezzano. Il luogo in cui bivaccano bulli, immigrati irregolari e spacciatori, ogni giorno è percorso da migliaia di studenti e pendolari, oltre a numerosi cittadini. Punto di raccordo tra piazzale Kennedy, in cui c’è la stazione degli autobus, e il centro della città è anche il passaggio pedonale con cui più facilmente i residenti della zona nord raggiungono le vie del centro. «Appena mi scade il contratto», commenta Mauro Zenti, titolare del chiosco di piazza Matteotti, di fronte alla stazione, «lascerò l’attività, perché è impossibile andare avanti in questa situazione di pericolosità». Zetti ci indica anche i segni dello scasso su una vetrina da cui qualche malvivente ha provato a entrare. «Difficilmente le famiglie con i bambini», conclude, «vengono a intrattenersi in questi giardini, perché non si sentono al sicuro». «Già dalle prime ore della sera», testimonia Loris Longo, titolare dell’edicola interna alla stazione, «si vedono extracomunitari ubriachi, spacciatori e barboni che rimangono nel tunnel anche per tutta la notte». «Se decidiamo di tornare a casa di sera», commenta un gruppo di studenti di Forme, tra cui alcune ragazze, «ci capita di essere seguite e spesso vediamo anche spacciatori». «Percorro questo passaggio», commenta la professoressa dell’Istituto tecnico per geometri, Grazia Giancola, «perché vengo dall’Aquila e sono sempre intimidita da gruppi di giovani appartati, spesso anche ubriachi». Un’area dunque molto pericolosa, soprattutto di notte, considerato che il sottopassaggio rimane aperto 24 ore su 24 e che invece la Polizia ferroviaria, per via dei tagli al personale previsti dalle nuove norme che riorganizzano le forze dell’ordine, non riesce a coprire l’orario notturno. «Svolgiamo servizio in 29 stazioni e su due linee diverse di treni», dichiara l’ispettore capo Nicola Cardarelli, responsabile della Polfer che presidia la stazione ferroviaria di Avezzano, «da Pescina a Pereto sulla Roma-Pescara e fino a Roccasecca, sulla linea che passa per la Valle Roveto. Abbiamo solo 6 agenti in servizio, pertanto cerchiamo di fare del nostro meglio». Intanto, si intensificano sulle zone della città più pericolose, i controlli dei carabinieri, ordinati dal capitano Michele Borrelli. Maxi blitz in piazza Torlonia e all’interno della stazione ferroviaria. Nell’operazione sono stati utilizzati anche i cani antidroga della sezione cinofila di Chieti. A seguito di un episodio di bullismo verificatosi nel sottopassaggio proprio qualche giorno fa, il sindaco Gianni Di Pangrazio ha scritto al prefetto Francesco Alecci per richiedere maggiore sicurezza. Lo stesso sindaco ha annunciato che saranno installate presto delle telecamere nella zona.