D’accordo che i tempi sono prematuri, ma Daniele Toto non ha troppo gradito la lista dei probabili candidati sindaci del centrosinistra partorita e dichiarata da Luciano D’Alfonso sul Centro. Una fuga in avanti in apparenza senza motivo, con il rischio di bruciare i sei nomi dati in pasto all’opinione pubblica, sempre che valga la vecchia regola. Non a caso i primi a risentirsi della sortita dalfonsiana sono stati proprio alcuni dei nominati, costretti a debiti scongiuri.
«Il candidato sindaco andrà ricercato in un’area di centro con il Pd o nel Pd con il centro - dice chiaro e forte Daniele Toto, coordinatore regionale di Fli -. Mi riferisco alla coalizione che ha già conquistato i Comuni di Avezzano, Spoltore e anche l’importante Montesilvano. Fli e Udc si sono dimostrati in ogni occasione alleati leali e decisivi. Ma, soprattutto - seguita Toto -, il nome del probabile candidato sindaco dovrà venire fuori solo dopo che sarà stato scritto un programma serio per il rilancio di Pescara».
Il nome che Toto non pronuncia mai ma che è certo pronto a lanciare è quello di Gianni Teodoro, ex vicesindaco nella prima giunta D’Alfonso e oggi esponente di Fli: conosce i problemi della città, ha esperienza della macchina amministrativa, al massimo dovrà armarsi di santa pazienza per cercare il dialogo con altre forze e a misurarsi con l’incognita del MoVimento 5 Stelle.
Toto riparte però dal programma: «Un programma non subordinato al candidato ma viceversa, che getti le basi per il rilancio dell’aeroporto, infrastruttura che deve puntare a un milione di passeggeri; altri obiettivi fondamentali sono la riapertura del porto, chiuso e insabbiato da un anno e mezzo; non va meglio alla stazione ferroviaria, declassata e privata dell’alta velocità: non si può accettare supinamente una decisione del genere, la politica locale non si è battuta abbastanza, Pescara merita l’alta velocità». Grandi obiettivi che Toto affianca all’ordinario, a problemi quotidiani che pure a suo dire questo centrodestra non è stato finora in grado di risolvere. «Quando vedo la Regione trattare con la Camera di commercio per l’ex Cofa ripenso a quando, con Urban 2, portammo a Pescara la Comunità europea. Si va avanti con una navigazione a vista. Su teatro, area di risulta e parcheggi interrati cosa si sta facendo in concreto? I grandi interventi vanno pensati e declinati sulla città affinché vengano realizzati, non basta la politica degli annunci. Un sindaco deve saper decidere e risolvere, e non dire di non avere competenza quando parla ad esempio dell’aeroporto» è la stoccata di Daniele Toto all’attuale governo cittadino.
Per il 4 maggio Fli ha copnvocato un vertice regionale in vista dell’assemblea nazionale dell’8 maggio a Roma. Appuntamento che potrebbe regalare una soddisfazione all’Abruzzo.