SULMONA Restano strascichi di polemica nel Pd e arrivano i primi addii al partito. L'ex consigliere comunale e componente della segreteria cittadina, Salvatore Di Cesare, in dissenso con i dirigenti locali e regionali, sarà candidato nel Sel. Prima le dispute sul candidato sindaco Peppino Ranalli, poi la decisione del segretario regionale Silvio Paolucci di affiancare la segreteria cittadina nel momento elettorale, quindi la mancata candidatura nella lista Pd dei tre candidati democratici alle primarie, Antonio Iannamorelli, Raffaele Giannantonio e Teresa Nannarone, hanno acceso malumori. Sebbene, in lista, come richiesto dal Pd, ci sarà la consorte di Giannantonio. «L'assoluta mancanza di agibilità democratica, unita alla protervia di certe decisioni assunte anche contro il semplice buonsenso, richiedevano soluzioni di ben altra consistenza» ha protestato Di Cesare. Ora il suo impegno, ha annunciato Di Cesare, punterà «a provare ad emancipare la politica cittadina dalla presenza sempre più ossessiva di quei personaggi che hanno ritenuto di poter gestire partiti ed istituzioni come cosa loro». Nel centrodestra invece la senatrice Paola Pelino esaltando il rinnovamento con il candidato sindaco Luigi La Civita, ha pronosticato un ballottaggio tra La Civita e Peppino Ranalli, il candidato del centrosinistra.