Parla il capogruppo azzurro: sarò feroce e determinato, sto già scrivendo il discorso «Rimpianti personali? Proprio nessuno
Saccomanni il più adatto a reperire risorse»
ROMA Depresso per essere stato escluso dal governo? Assolutamente no. Anzi, Renato Brunetta si dichiara «felice perchè abbiamo vinto, Letta si è impegnato a realizzare completamente il nostro programma. Prima tappa, l’abolizione dell’Imu sulla prima casa e la restituzione della tassa pagata nel 2012».
Davvero, presidente Brunetta il premier vi ha garantito che restituirà agli italiani l’Imu del 2012?
«Letta ha accettato integralmente gli otto punti del nostro programma. E la cancellazione dell’Imu sulla prima casa e sui terreni agricoli, nonchè la restituzione di quanto pagato lo scorso anno sono fondamentali. O ci sarà questo preciso impegno da parte del presidente del Consiglio, o non voteremo la fiducia al governo».
Ma, se così non fosse, domani il governo potrebbe saltare?
«Io mi fido di Letta e del ministro dell’Economia Saccomanni, che viene da Bankitalia, ha ottimi rapporti con la Bce e con l’Europa, ed è molto competente. Tutte qualità grazie alle quali è stato scelto da Napolitano».
Sembra di cogliere un filo di ironia in tante lodi per chi occupa un posto che poteva essere suo.Rimpianti?
«No, nessuno è più felice di me. Se questo governo si impegnerà a portare avanti i nostri disegni di legge sull’Imu, sulla detassazione totale per le imprese che assumono giovani, per la semplificazione burocratica, per la riforma fiscale e la riforma radicale di Equitalia,sarà una gioia votarlo».
Ma non le sembra difficile, presidente Brunetta, che Letta possa già impegnarsi a trovare nel bilancio dello Stato le risorse necessarie per abolire Imu e addirittura restituire quanto già pagato?
«I fondi ci sono. Letta, durante le trattative per il governo, ha capito benissimo i termini del problema e ci ha dato la sua parola, della quale mi fido completamente. Perciò, domani lo ascolterò molto attentamente».
Detto così sembra quasi che lo aspetti al varco..
«Dico solo che i tempi per mettere a punto uno strumento a vigenza immediata che assicuri già la cancellazione della prima rata dell’Imu, a giugno, e la restituzione dell’imposta 2012 sono strettissimi. Parlo di un decreto legge ad hoc da varare subito perchè il 6 maggio è già calendarizzata la discussione del Def, predisposto da Monti. Per questo, è urgente che Letta si esprima subito».
Mettiamo che il presidente del Consiglio prenda tempo..
«No, deve impegnarsi, altrimenti, ripeto, niente fiducia».
Dunque questo governo rischia di avere vita breve, nonostante l’impegno di Berlusconi per farlo nascere.
«Berlusconi è il vincitore di tutta questa partita. Ha rimontato durante le elezioni, ha stravinto nella fase post elettorale. E ora, con il Pd allo sbando, con Bersani costretto alle dimissioni, è il protagonista assoluto. Noi abbiamo rinunciato a veti sui nomi, abbiamo solo posto paletti precisi sul programma per rispettare gli impegni presi con i nostri dieci milioni di elettori. E Letta si è impegnato a varare quegli 8 punti con grande serietà».
Le vostre condizioni non sono facili da attuare.
«Si può fare eccome, invece. Abbiamo scelto di privilegiare il programma per il bene degli italiani. E, a questo scopo, abbiamo sacrificato molto. Ci sono solo 5 nostri ministri nel governo, mentre loro si sono presi tutte le più alte cariche dello Stato e hanno messo nel governo chi volevano. Ma per noi valgono i contenuti».
Che potranno anche rivelarsi una buccia di banana sulla quale il governo potrebbe scivolaregià domani.
«Per me, questo deve essere un governo di legislatura perchè deve fare riforme importantissime e rinegoziare il patto di stabilità con l’Europa. Mi aspetto che ci riesca in pieno. In quel caso, sarò il più contento di tutti. Credo che Letta abbia capito bene quale è la posta in palio. Ho fiducia in lui e sono pronto ad applaudirlo con il gruppo del Pdl alla Camera che ho l’onore di guidare».
Nessun rimpianto, presidente Brunetta, per il ministero dell’Economia che Berlusconi voleva assegnare a lei?
«No, mi sento perfettamente a mio agio nel ruolo di presidente dei deputati del Pdl. D’altronde, in questa fase, il Parlamento è determinante. Sto già scrivendo il mio discorso per la fiducia».
E che dirà?
«Per prima cosa, annuncerò agli italiani che a giugno non dovranno pagare l’Imu sulla prima casa. E sarò felicissimo di poter dare la fiducia a Saccomanni, che ha accettato un compito così impegnativo grazie alla moral suasion del presidente Napolitano. Cosa di cui lo ringrazio. D’altronde, il direttore di Bankitalia, è il più adatto a reperire risorse».
Dica la verità, Brunetta, la sua è una sfida al governo.
«Eserciterò il mio mandato di presidente del gruppo Pdl con determinazione e ferocia. Sono sempre pronto ad assumere le mie responsabilità, in un senso, o nell’altro, in politica, come nella vita».