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Pescara, 18/12/2025
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29/04/2013
Corriere della Sera
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I dissidenti del Pd: sì alla fiducia. Gozi, Zampa, Puppato hanno preannunciato che voteranno la fiducia all'esecutivo. Ma Civati si smarca: «Nessuna firma» |
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Dopo lunga riflessione, dai più critici del Pd sulle larghe intese arriva il via libera al governo Letta. In un documento congiunto, Sandro Gozi, Sandra Zampa, Laura Puppato hanno preannunciato che voteranno la fiducia all'esecutivo. In una prima fase sembrava avesse firmato anche Pippo Civati, ma lui si è affrettato a smentire: «Come ho detto più volte in questi giorni le mie perplessità sul governo Letta rimangono, e prenderò una decisione in merito alla fiducia solo dopo averne discusso, come ho ripetutamente richiesto, domattina con il resto dei colleghi del Pd. Non prima».. dice Civati
LA NOTA - Si legge ad ogni modo nel documento controfirmato da altri: «In questo momento drammatico per il nostro Paese e per la democrazia sentiamo l'obbligo di rappresentare, più di quanto non sia avvenuto nel recente passato, un popolo che soffre e che teme per il proprio futuro. Abbiamo richiamato la necessità che il governo presieduto da Enrico Letta, pur nelle grandissime difficoltà di fare sintesi di linee politiche fortemente diverse, nascesse nuovo, anche nelle figure, e garante dell'unica necessità di individuare soluzioni ai problemi urgenti dell'Italia. È con questo spirito che accordiamo la fiducia a questo governo assumendoci le nostre responsabilità di eletti», hanno spiegato. «Non vogliamo creare l'ennesima area organizzata all'interno del Partito Democratico soprattutto perchè siamo convinti che le correnti e i gruppi di potere siano stati il principale problema del nostro Partito e della nostra azione parlamentare. Anche ascoltando i nostri elettori e il Paese lavoreremo affinchè il Partito Democratico diventi quello che avevamo promesso e che aveva ridato speranza ed entusiasmo a milioni di italiani», hanno sottolineato i quattro parlamentari del Pd, «entusiasmo venuto meno da tempo».
Laura Puppato (Ansa)Laura Puppato (Ansa) LE RIFORME - Ora serve procedere con quelle riforme di cui si discute da 20 anni. «È ora di agire rapidamente», hanno chiesto, «vogliamo realizzare una democrazia maggioritaria» che «funzioni» e «una legge elettorale maggioritaria che restituisca ai cittadini la capacità di scegliere i propri eletti». Poi «vogliamo che il nuovo governo risponda all'emergenza sociale» e «una vera politica economica e sociale che rompa con i tagli lineari del passato e il rigore cieco e controproducente» perchè «troppa austerità uccide». «È questo il senso della nostra fiducia: un atto di responsabilità individuale e collettiva che ci assumiamo nei confronti di tutti gli italiani e di coloro che ci hanno dato fiducia con il loro voto. Una fiducia che vogliamo meritarci ogni giorno di più», hanno concluso.
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