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Data: 29/04/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Bonanni: «Servono interventi immediati Le risorse? Dalla lotta all’evasione»

ROMA Meno tasse su famiglie e pensionati per fare ripartire i consumi e lotta senza quartiere all’evasione fiscale che va trasformata in reato penale. Da qui si parte per ridurre la disoccupazione che porta ai gesti estremi e sconsiderati. E da lì si prendono le risorse per la cassa in deroga, la tutela degli esodati e dei non autosufficienti. Lo chiede, senza esitazioni, il leader della Cisl Raffaele Bonanni che si prepara a presentare al più presto l’agenda del sindacato al nuovo governo. Alla politica chiede toni più pacati ed è pronto a dare, in cambio, «il sostegno del sindacato ad una nuova stagione di coesione nazionale. Martedì, alla vigilia del 1° maggio, abbiamo una prima riunione con Cgil e Uil. Vediamo se sarà possibile intraprendere un’azione che spazzi via i detriti dell’ultimo ventennio». La riforma dell’Imu? «Ha senso soltanto per chi è proprietario di una sola casa», dice Bonanni al Messaggero.
L’attentato di Piazza Colonna: un gesto di disperazione?
«Lo inquadro nel clima di istigazione all’odio, nei toni elevatissimi che sono stati usati anche negli ultimi giorni. Basta vedere nei blog la violenza che c’è. Si possono avere opinioni diverse, ma una società civile le gestisce senza epiteti e sfide verbali che le persone più fragili o sconsiderate trasformano poi in violenza materiale».
La soluzione?
«Prima di tutto attenuare le asperità. E combattere la disoccupazione: sono stufo di parlare di disoccupati che aumentano. E non possiamo trincerarci dietro la giustificazione dell’alto debito pubblico per non fare gli investimenti nelle infrastrutture o nell’energia. Le soluzioni si possono e dobbono trovare».
Cosa vi aspettate dal nuovo governo?
«È un governo molto innovativo, con una forte componente di donne ministro, molti giovani. Mi colpisce, in positivo, la discontinuità con la vecchia nomenclatura ma ancor di più il fatto che i suoi membri, ciascuno nei propri schieramenti, con i loro comportamenti e le loro parole abbiano sempre indicato una via di equilibrio, di ascolto e non di contrapposizione».
Cosa gli chiederete?
«Innanzitutto, di ridurre la pressione fiscale su lavoratori e pensionati. Solo così si può avviare un circolo virtuoso di ripresa dei consumi, una dinamica economica che porterà lavoro e gettito. Ma non basta».
Cos’altro?
«Bisogna dare rilevanza penale all’evasione fiscale. Le stime indicano circa 150 miliardi che tra evasione e elusione, vengono sottratti alla collettività. Si deve passare da una ingiustificata tolleranza ad una giustificata intolleranza. E non si alzino gli scudi: esiste in tutti i Paesi civili come reato rilevante perché attenta alla stabilità della comunità. È un’intervento che, per noi, vale molto più dell’Imu».
Non è favorevole a una revisione dell’imposta comunale, almeno per la prima casa?
«Non può essere la patrimoniale dei poveri ma penso che debba essere esonerato dal pagarla soltanto chi è proprietario di una sola casa, in cui abita. E non genericamente tutti colo che hanno una “prima casa” e magari tante altre».
Le altre proposte?
«Serve una forte semplificazione istituzionale e amministrativa. C’è una pletora di funzioni e poteri che si eludono a vicenda, sono fonte di esorbitanti costi (quindi di tasse) e di corruzione. Credo che ministri come Moavero, Quagliariello e lo stesso Violante che ha partecipato al lavoro dei saggi, ne siano consapevoli. Io stesso ne ho parlato con il presidente del Consiglio».
Le cose più urgenti?
«Il rifinanziamento della cassa in deroga con 1,5 miliardi per assicurare il sostegno fino a dicembre. E poi non molleremo gli esodati, ce ne sono ancora diverse migliaia in attesa di garanzie. E i non autosufficienti: è necessario fare qualcosa per i disabili. Chiederemo una legge quadro e un intervento forte».

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