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Data: 29/04/2013
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Ricostruzione a L'Aquila - Trovati i soldi per la rinascita Il presidente della Regione Chiodi programma il futuro del capoluogo

Era un punto di riferimento dell’intera regione. L’Aquila era sinonimo di cultura e all’Aquila per assistere agli spettacoli della vasta offerta nei diversi cartelloni. Il terremoto ha interrotto decenni di vita culturale, di serate di gala. Il terremoto ha distrutto monumenti capaci di attrarre turisti. Il dopo terremoto riparte dall’impegno che l’ex commissario alla ricostruzione e presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha messo in piedi per riuscire a dare un indirizzo concreto. Una strada tracciata che ora è indispensabile seguire. Una strada che ha bisogno del necessario sostegno economico da parte dello Stato, che deve saper recuperare le eccellenze del passato ma che deve saper comprendere che il passato non può tornare, che i danni che il terremoto del 2009 ha causato impongono una mediazione importante.

A ciò si deve aggiungere anche il taglio che ogni anno si ripercuote sulle istituzioni culturali. Sempre meno risorse per garantire alle eccellenze di continuare a vivere. Passaggio che signica tagli di rami secchi e necessità di salvaguardare quanto c’è di importante. «Una situazione drammatica», ha confermato il presidente della Regione Gianni Chiodi che proprio nell’ultima seduta di consiglio regionale è riuscito, attraverso una variazione di bilancio, a dare linfa alle economie delle diverse istituzioni culturali. «Abbiamo assistito - ha aggiunto Chiodi - a una rarefazione delle risorse pubbliche. È stata necessaria una variazione al bilancio regionale per salvaguardare il patrimonio culturale aquilano. Ma non abbiamo voluto solo pensare ai diversi cartelloni culturali. Abbiamo soprattutto guardato a quanto c’era da fare dopo il terremoto». L’Aquila da ricostruire. «Abbiamo effettuato interventi di messa in sicurezza che sono delle cose uniche al mondo - ha sottolineato Gianni Chiodi - lo dicono tutti, rivendichiamolo con orgoglio. Sono state utilizzate tecniche modernissime alla base della ricostruzione. Lo Stato dovrà impegnarsi tantissimo. Certamente la situazione culturale denuncia una forte in difficoltà. Dobbiamo guardare alla costruzione di modelli culturali che non sono più replicabili. Abbiamo detto addio alla logica assitenziale che in passato ha anche penalizzato istituzioni culturali di grandissimo livello qualitativo». Un impegno difficile ma che potrà dare ampie soddisfazioni. «Stiamo ricostruendo. Il risanamento fa sperare che in futuro si possa riprendere e dare sostegno alle politiche culturali. Il nostro obiettivo - ha concluso Gianni Chiodi - è quello di dare continuità e stabilità». L’Aquila rinasce attraverso la cultura ed è pronta a riaccogliere appassionati di teatro, di musica, ma anche coloro che vorranno ritrovare le bellezze che neanche il terremoto ha saputo cancellare.

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