Iscriviti OnLine
 

Pescara, 18/12/2025
Visitatore n. 750.317



Data: 05/05/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Conto alla rovescia per il lavoro. Cassa integrazione in deroga, 50 milioni entro maggio o tanti abruzzesi resteranno senza reddito

Il grido d’allarme di Bonanni: «Il Governo trovi subito i soldi, a rischio la tenuta sociale del Paese»

PESCARA A giorni l'Inps renderà noti i dati di aprile, importantissimi per le aziende che chiedono l'accesso alla cassa integrazione in deroga. La scadenza di maggio è vicinissima, e senza il rifinanziamento di questo ammortizzatore sociale, che interessa 10mila lavoratori, l'Abruzzo potrebbe pagare un prezzo altissimo: il suo tessuto economico è fondato soprattutto su artigianato e piccole imprese.
Secondo una stima della Cna, i posti di lavoro a rischio sono circa tremila. La copertura per il 2013, erogata attraverso la Regione, non è ritenuta sufficiente dalle parti sociali. La somma destinata all'Abruzzo sfiora i 15,5 milioni di euro, più altri 5 riservati alla zona del cratere, ma secondo i sindacati servirebbero almeno altri 50 milioni per garantire un reddito a chi è rimasto senza lavoro da qui alla fine dell'anno.
Lancia l’allarme di Raffaele Bonanni, abruzzese di Bomba, leader nazionale Cisl: «Il Governo trovi i soldi entro maggio per rifinanziare la cassa integrazione in deroga, vera emergenza. E’ a rischio la tenuta sociale di un Paese al limite del crollo».

Un’emergenza nazionale che fa tenere gli occhi puntati sul nuovo Governo Letta. I Ministeri dell'Economia e del Lavoro hanno messo il finanziamento della cassa integrazione in deroga tra le primissime questioni da affrontare assieme a quella degli esodati e della detassazione delle imprese. Ma nulla è stato ancora detto sulla somma necessaria per coprire questa voce di bilancio, né sulla manovra economica per reperire le risorse, mentre tiene sempre banco il dibattito sull'Imu.
Un'attesa snervante anche per il Cicas, il comitato d'intervento per le crisi aziendali e di settore che ha proprio il compito di monitorare le imprese per destinare sul territorio le risorse della cassa integrazione in deroga sotto la regia dell'assessorato regionale al Lavoro. L'ultimo intervento del Cicas risale al 20 marzo.
«CONDIZIONE INSOSTENIBILE»
Per il segretario regionale Cisl, Maurizio Spina, «la crisi peggiora e la condizione dei lavoratori è insostenibile. A questo si aggiunge il dramma delle risorse per gli ammortizzatori in deroga che stanno per finire». Spina ricorda che la legge di stabilità per il 2013 ha previsto un finanziamento «palesemente insufficiente» per gli ammortizzatori in deroga: «Se non si interviene subito tra poche settimane in molte regioni, tra cui l'Abruzzo, non sarà più possibile sostenere il reddito di chi ha ancora un lavoro ma opera in un'impresa in difficoltà. Una sorte analoga a quella di chi è già stato licenziato o ha perso il lavoro per cessazione di un contratto a termine». L’organizzazione sindacale ricorda che in Abruzzo sono saliti complessivamente a 45mila i lavoratori in cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e in deroga) o in mobilità: nei primi tre mesi dello scorso anno erano 37.500.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it