Sì alla sospensione dell’Imu anche dal MoVimento 5 Stelle. ito Crimi, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato ospite de «L’intervista» di Maria Latella su SkyTG24, è chiaro ma precisa che «deve essere non un sì orizzontale, altrimenti favoriremmo chi ha casa e redditi elevati. Invece deve essere garantito a soglie di reddito basse, con un limite». Il capogruppo del M5S al Senato aggiunge che «l'abrogazione non può essere fatta così com’è, ma deve essere comunque garantito che chi ha dei redditi elevati paghi le tasse, anche sulla prima casa».
Ma Crimi ha parlato anche di altro. La presidenza del Copasir e della Vigilanza Rai dovrebbero andare al Movimento, perché, spiega, quella di Sel è una «falsa opposizione», in quanto «si è coalizzata con il Pd e ha usufruito del premio di coalizione». La Lega? «Sarebbe incostituzionale affidare al Carroccio queste commissioni, perché è un partito secessionista». Comunque, precisa Crimi, «le poltrone non ci interessano». Sul furto delle email di parlamentari del Movimento, sostiene: «Ci stanno mettendo sotto pressione, ci stanno cercando di intimidire. Siamo indignati del fatto che non abbiamo visto nessuna indignazione da parte della stampa per una violenza così grave». E, a proposito dell’espulsione dal gruppo parlamentare di Marino Mastrangeli, Crimi spiega che non è avvenuta soltanto per la partecipazione in tv, ma per «l'eccessivo assenteismo».
Poi ha aggiunto: «Noi in realtà non abbiamo rifiutato di parlare con i media. I media prima non ci hanno mai dato spazio prima del nostro boom. Poi ad un certo punto c'è stata questa ricerca spasmodica del "grillino", questo fenomeno da portare in televisione perché fa audience, per vederlo in un habitat diverso dal suo habitat naturale che era quello della gente, dei cittadini».
Ancora: «È questa cosa che ci ha dato molto fastidio, questa ricerca spasmodica dopo averci ignorato per tanti anni ci cerchi non per approfondire. Siamo stati cercati sempre con uno schema mentale vecchio cercando di associare il nostro modo di fare politica utilizzando i soliti schemi mentali utilizzati per gli altri partiti», ha aggiunto Crimi.
Il capogruppo pentastellato ha anche assicurato: «Non si può non votare sì al rifinanziamento della cassa integrazione. Ma poi va cambiato il modello di welfare. Noi puntiamo al reddito di cittadinanza».
E sul governo ha pronosticato: «Lo scenario è ormai consolidato e non credo che Berlusconi abbia tutto questo interesse a togliere la spina a questo governo perché ho il vago presentimento che quei sondaggi non siano poi così attendibili come vogliono fare credere, come è stato fino adesso con i sondaggi». Lo streaming con il premier Letta? «Nessuna figuraccia, anzi. C'era delusione. Non c'era nulla da dire. Abbiamo ripetuto un discorso precedente. In quella occasione il presidente del Consiglio ha preso impegni precisi con noi e adesso è inchiodato a quegli impegni».
Il segretario della Lega, Roberto Maroni, attacca: «Vito Crimi vuole tante poltrone romane. Ma come, non dovevano cambiare la politica? Neo-poltronismo grillino: il nuovo che avanza...va» scrive su Twitter.
Si fa sentire anche l’espulso dal gruppo 5 Stelle, Mastrangeli, che in una nota ha scritto: «Informo e rassicuro tutti i cittadini e le cittadine che continuerò a lavorare e rappresentare la nazione, e l’11,2% degli iscritti al MoVimento 5 Stelle, che il 30 aprile 2013 mi hanno rinnovato la fiducia votandomi sul sito web del MoVimento 5 Stelle».