PESCARA I nomi per ora non contano; nè gli incarichi politici che ricoprono in Abruzzo. Quel che conta è la segnalazione-denuncia della senatrice Enza Blundo. Pardon, la cittadina del Movimento 5 Stelleche ha preso una posizione netta, senza possibilità di equivoci, sui doppi e tripli incarichi dei politici parlamentari. In particolare, da queste parti, ci sono sei parlamentari, (ventuno tra deputati e senatori) che dopo le elezioni mantengono ancora gli incarichi di natura politica precedentemente ottenuti. Fino ad ora. «Vi sono infatti alcuni di essi - scrive Enza Blundo - i quali hanno promesso di lasciare a breve gli incarichi che attualmente ricoprono, ma ciò ancora non si è realizzato». Proprio per questo motivo la senatrice Enza Blundo sottolinea l’importanza dell’incarico che gli italiani hanno voluto conferire ad ognuno dei parlamentari (senza preferenza non si sa come). «Per questo si deve dunque rispettare la scelta posta in essere dal nostro Paese - si legge ancora - il quale vuole ed ha bisogno di un parlamento che presti tutta la sua attenzione unicamente alle esigenze dell’intera Repubblica, cosa che potrebbe essere disattesa laddove i parlamentari svolgessero più incarichi». Più semplicemente: meglio fare una cosa soltanto e possibilmente bene. Per dirla con la Blundo, «facciamo, dunque, ciò che i cittadini italiani si aspettano da noi, impiegare tutte le nostre energie e risorse per migliorare la nostra Italia». Difficile dargli torto, anche se molti, magari in altri campi, riescono a fare bene più cose contemporaneamente. Evidentemente non la pensa così Stefania Pezzopane, che ha lasciato l’incarico di assessore al Comune dell’Aquila per dedicarsi soltanto al lavoro a palazzo Madama. Ora si tratta di trovare un nuovo nome per la giunta Cialente. «Ci tengo a sottolineare che nessuna scelta è stata fatta e che una discussione è in corso - giura il segretario del Pd aquilano Stefano Albano - Stiamo seguendo un metodo che è rivoluzionario rispetto alle procedure a cui eravamo abituati per la scelta degli assessori». Cosa sarà mai? «Stiamo portando avanti una discussione attenta e partecipata che coinvolge il partito cittadino - spiega Albano - i consiglieri e gli assessori del Pd, il sindaco». Che strano paese l’Italia: anche un semplice confronto viene enfatizzato.