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Pescara, 18/12/2025
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Data: 07/05/2013
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Primarie nel Pd contro le fughe in avanti

«Il candidato del centro sinistra alla carica di sindaco di Pescara deve essere scelto attraverso il metodo delle primarie». Niente fughe in avanti: se lo dice d’autorità la parlamentare Vittoria D’Incecco, che nella sua lunga militanza a Palazzo di città si è distinta più per i silenzi che per le prese di posizione, c’è da riflettere. Ed è pure evidente che certe autocandidature sull’onda di un’auspicata investitura per acclamazione fanno venire un ulteriore mal di pancia a un partito come il Pd che qualche problema gastrico l’ha manifestato "urbi et orbi". D’Incecco lancia il proclama del manifesto elettorale, ritirando in ballo società civile, crisi, necessità di aggregazione, interazione con le forze vive e tutto l’armamentario politico: la sostanza è un richiamo interno all’ordine a chi sta scantonando e mordendo il freno, e che dovrebbe invece sottoporsi al giudizio degli iscritti per ottenere la patente che gli consentirà eventualmente di guidare il Municipio. Che ora è di Mascia e che non si sa di chi potrà essere alla scadenza. Se Sparta piange Atene non ride, perché nello stesso centrodestra la guerra di successione non esplode solo per mancanza dell’innesco, nel ginepraio di veti e controveti. D’Incecco sostiene che occorre «scegliere il migliore dei candidati possibili». E per il Pd questo già suona di condanna, considerando il tafazzismo degli ultimi tempi. Vicino e lontano da Palazzo di città.

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