Via libera dell'Aula della Camera alla Risoluzione presentata dalla maggioranza sul Documento di economia e finanza. I voti a favore sono stati 419, i contrari 153, le astensioni 17. La Lega, in sede di dichiarazione di voto, aveva annunciato la sua astensione sul documento. La Risoluzione approvata, a firma Pd-Pdl-Sc-Cd, dice basta ad una politica solo basata sull'austerità e sollecita il governo ha percorrere la strada della crescita. Si chiedono immediate misure per l'occupazione, ma anche investimenti produttivi e tagli alle tasse.
Il sì arriva dopo il via libera del Senato alla risoluzione di maggioranza: in questo caso i sì sono stati 209 sì, i 58 no e 19 astenuti. È diventato odg un emendamento del leghista Roberto Calderoli per la sospensione della rata dell'Imu di giugno e il rimborso di quella versata nel 2012.
articoli correlati
Def, Saccomanni: approvazione è il primo tassello del mosaico. Poi Imu e cassa in deroga
documenti
L'emendamento Calderoli sull'Imu
La risoluzione della maggioranza
Camera, la risoluzione della maggioranza: ora la crescita
«La prosecuzione di una politica di bilancio basata esclusivamente sull'austerità non sarebbe in grado di assicurare la crescita e aggraverebbe l'attuale recessione: ad essa va immediatamente associata una politica volta a creare occupazione». È un passaggio della premessa contenuta nella Risoluzione della maggioranza sul Def, a firma dei capigruppo Roberto Speranza (Pd), Renato Brunetta (Pdl), Lorenzo Dellai (Scelta civica), Pisicchio (Centro democratico), che ha ottenuto il via libera dell'Aula. «A tal fine - prosegue la Risoluzione - mentre deve proseguire la politica di contenimento e di razionalizzazione della spesa pubblica, i margini di flessibilità finanziaria che si renderanno disponibili con la chiusura della procedura di disavanzo eccessivo dovranno essere utilizzati per accrescere gli investimenti produttivi e per attenuare il carico fiscale che attualmente grava sulle famiglie e sulle imprese».
Saccomanni: il Def aggiornato in meglio grazie a riduzione tassi
Sulla stessa linea la proposta di risoluzione della maggioranza presentata in mattinata al Senato. Il documento impegna il governo a «riconsiderare in tempi brevi il quadro di finanza pubblica nel rispetto degli impegni europei per quanto riguarda i saldi di bilancio 2013-2014 e a individuare gli interventi prioritari necessari per dare attuazione alle linee programmatiche indicate dal presidente del Consiglio dei ministri nelle sue comunicazioni alle Camere e su cui ha ottenuto la fiducia», «presentando quindi al Consiglio europeo e alla Commissione europea un aggiornamento del Programma di stabilità (...) prevedendo la prosecuzione degli interventi per il rilancio della competitività e della produttività»
Il Def potrà essere «aggiornato in meglio», grazie alla riduzione dei tassi d'interesse sul mercato, ha ricordato il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, durante la discussione sul documento in Senato. Il Def, ha continuato il ministro, «va certamente aggiornato per tenere conto delle esigenze che sono maturante nel Paese, in relazione alla congiuntura che continua ad essere negativa». Saccomanni ha comunque precisato che il documento di economia e di finanza «ipotizza un onere per il servizio del debito pubblico che probabilmente è superiore a quello che si è già realizzato con la riduzione dei tassi d'interesse sui mercati finanziari nelle ultime settimane».
Il ministro: importante il via libera del Def da parte del Parlamento
L'approvazione del Def da parte del Parlamento, ha ricordato il ministro nel corso della replica sul documento nell'Aula del Senato, è «un passo importante» che «può consentirci di affrontare con fiducia» i prossimi passi «avendo il sostegno del Parlamento» ha sottolineato Saccomanni. Il ministro ha accettato la risoluzione di maggioranza presentata da Pd, Pdl, Scelta civica e Gal. Saccomanni ha quindi spiegato che di questo sostegno «mi potrò avvalere» già lunedì e martedì prossimi alla riunione dell'Eurogruppo e dell'Ecofin a Bruxelles, in quanto - ha ricordato ancora - «avere il sostegno del Parlamento su questo Def sarà un elemento molto importante».
Saccomanni: per prima cosa chiudere procedura disavanzo
Il ministro ha ricordato che sui conti pubblici ora c'é un «primo tempo fondamentale che é quella della chiusura della procedura di disavanzo» per la quale ci sono «tutte le premesse». Il «secondo tempo di questa procedura é la revisione del Def e in particolare del programma nazionale delle riforme che dovrà tenere conto delle linee programmatiche» enunciate dal presidente del Consiglio e che prevedono «misure di carattere immediato e misure di più lungo periodo che saranno prese nel contesto delle riforme strutturali».