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Pescara, 18/12/2025
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Data: 08/05/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Indennità tenute, Grillo in missione a Roma. Domani incontra i parlamentari. E sul blog dice: «Nell’aria un che di torbido annuncio di fatti gravi»

ROMA Nell’aria c’è «un che di pesante, di torbido, annuncio forse di fatti gravi» e «mentre l’opera di accerchiamento continua, un altro accerchiamento avviene intorno al Potere Costituito». Così Beppe Grillo sul blog. «Questione di tempo. Si accorgeranno in autunno di essere loro all’interno di un cerchio. Senza possibilità di fuga», aggiunge Grillo. E si appresta a calare a Roma. Per sciogliere il nodo dei rimborsi, certo, ma non solo. Beppe Grillo arriva e c’è chi, nel Movimento, giura che domani se ne vedranno delle belle. Non a caso ieri mattina, quando la notizia della visita del leader è iniziata a circolare, qualche deputato è letteralmente sbiancato: «Quello ci fa pelo e contropelo», si è lasciato sfuggire in Transatlantico un giovane parlamentare. A indispettire i vertici del M5S, secondo alcune fonti grilline, non solo la querelle sui rimborsi, con il 48,48% dei parlamentari pronto a trattenere l’intero tesoretto, ma anche i toni da casta assunti da alcuni eletti nelle file dei 5 Stelle. A partire da chi, in questi giorni, sollevava la questione dei rimborsi lamentando che con 2.500 euro a Roma si fatica a campare. «Grillo ripete sempre che il M5S è francescano - fa notare un senatore stellato - e alcuni dichiarano candidamente ai cronisti che 2.500 son troppo pochi? È bastato poco, ad alcuni, per perdere la bussola». Sotto accusa anche il rapporto giudicato troppo confidenziale con i giornalisti. Talpe nel Movimento, è la critica che viene mossa non solo dai più integralisti ma anche da alcuni membri dello staff della comunicazione. «Spero che alla fine qualcuno, almeno una ventina di parlamentari, venga buttato fuori - confidava ieri un deputato - quella sì che sarebbe una notizia». Intanto slitta a data da definirsi l’assemblea plenaria che discuterà il caso diaria e rimborsi. Prima ci sarà il confronto con Grillo che, a quanto si apprende, potrebbe fare capolino sia alla Camera che al Senato in due appuntamenti distinti. Nell’attesa che il leader «ricordi chi siamo a chi pare averlo dimenticato» confida un senatore stellato, i due capigruppo Roberta Lombardi e Vito Crimi si portano avanti e danno l’esempio. Lombardi lo fa pubblicando sul suo blog la prima busta paga da parlamentare: «Quanto non documentato - scrive a chiare lettere - verrà restituito». «L’etica nei comportamenti pubblici e privati e la trasparenza sono da sempre - ricorda - due principi cardine del Movimento 5 Stelle».

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