È scontro sul trasporto pubblico locale tra Regione e Campidoglio. Il motivo? I debiti che l’ente guidato da Zingaretti deve pagare al Comune. È lo stesso governatore Zingaretti a fare una stima di questa cifra, imputando però la colpa dello stato dei fatti proprio a Roma Capitale: «Ha ragione l’ad di Atac quando dice che la Regione deve un mare di soldi all’Atac. Abbiamo scoperto che negli ultimi due anni si è accumulato un debito per un miliardo di euro sul Tpl regionale perché nei bilanci dell’Ente si utilizzavano per l’annualità in corso le risorse future del Fondo nazionale dei trasporti, che ogni anno assegna alla Regione 575 milioni. Tutto questo è avvenuto, negli ultimi due anni, nel silenzio della giunta comunale e di Atac. Una cosa pazzesca, perché il sindaco, in questo modo, ha anteposto gli interessi di partito a quelli della città». Insomma, se la Regione non ha pagato era il Comune che avrebbe dovuto farsi carico del problema. «Noi ora faremo di tutto per recuperare il tempo perduto, ma non sarà facile - spiega Zingaretti - Se Diacetti, insieme al Comune di Roma, avesse chiesto, quando c'era la precedente giunta di destra, di istituire un tavolo con la Regione, cosa che noi siamo disponibili a fare subito, sarebbe stato più credibile». A rispondere a Zingaretti ci ha pensato il sindaco Alemanno, che imputa al presidente della Regione il ritardo nello sblocco dei fondi necessari al trasporto pubblico: «Mi auguro che Zingaretti rispetti le promesse. Ha approvato un bilancio in cui i fondi per il Tpl sono stati totalmente azzerati, promettendo di reintegrare le risorse con il prossimo assestamento di giugno. In tutti questi anni abbiamo sempre sollecitato la Regione a finanziare un piano di rientro che permettesse l’azzeramento del debito. Prima di parlare, Zingaretti ricordi che è debitore nei confronti di Roma Capitale per 222 milioni di euro e nei confronti di Atac per 500 milioni».