Duro attacco dell'ex segretario Cgil. Intanto Bersani prova a tenere colloqui informali per evitare che si ripeta l'esperienza del voto per il presidente della Repubblica
ROMA - "Questo governo è sbagliato, e Il Pd così va verso il suicidio". Così scrive l'ex segretario della Cgil Sergio Cofferati, in un articolo pubblicato sul sito BlitzQuotidiano.
Cofferati critica il comportamento del partito durante le elezioni per la presidenza della Repubblica. E aggiunge: "Perché dopo tanti errori, dopo le reazioni diffuse e molto dure degli iscritti, dei militanti e degli elettori era lecito aspettarsi azioni ispirate dal buon senso (categoria pre-politica) e mirate a rispondere al disagio e alle sollecitazioni del nostro popolo. Invece ecco affacciarsi “il nobile gesto del suicidio”.
Come si risponde a questo punto alla crisi e alle conseguenti dimissioni del segretario? Non anticipando il congresso. Non individuando uno o tre “reggenti” per la gestione dell'appuntamento congressuale, ma ipotizzando l’elezione immediata di un nuovo segretario. Con le seguenti potenziali conseguenze distruttive: l'elezione del segretario non sarebbe più fatta dalla platea vasta del "popolo delle primarie" bensì dall'assemblea del congresso che, ovviamente, nel frattempo ha perso una parte dei suoi componenti iniziali e non ha più la sua rappresentanza; a questo primo fatto é seguito dall'ipotesi di cambiare lo statuto per differenziare la figura del candidato leader da quella del segretario non solo attraverso lo sdoppiamento e la separazione dei ruoli ma cambiandone la forma della legittimazione, uno eletto dal popolo e l'altro eletto dagli iscritti. Insomma un clamoroso arretramento rispetto alla democrazia diretta che il Pd aveva orgogliosamente introdotto e che era diventata addirittura elemento identitario della nostra politica".
Insomma, un durissimo atto d'accusa quello dell'ex leader Cgil. Ma anche il sintomo di un nervosismo crescente nel Partito democratico. Tanto che il segretario dimissionario, Pier Luigi Bersani, ha avviato una serie di colloqui informali per evitare che l'assemblea di sabato - che ha il compito di sciogliere il rebus del segretario - si trasformi in un caos. In un bis del disastro avvenuto per l'elezione del capo dello Stato. Si parla di un incontro tra Bersani e Gianni Cuperlo, candidato di D'Alema e dei "Giovani turchi". Lo staff dell'ex segretario assicura comunque che Bersani non ha alcuna intenzione di congelare le sue dimissioni. E d'altrone i renziani hanno già fatto sapere che non gradirebbero l'ipotesi.
Domani la riunione del caminetto Pd: il leader dimissionario, i segretari, i big del partito. Per provare a disinnescare l'ennesima mina e tracciare l'identikit del futuro segretario. Tentanto di arrivare a una figura condivisa. Salgono dunque le quotazioni di figure come Claudio Martini, Anna Finocchiaro, Pier Luigi Castagnetti, Sergio Chiamparino. Nomi che, con ogni probabilità, non correrebbero poi per il congresso il prossimo autunno.