Dopo il ricorso presentato lo scorso 30 aprile dall’associazione Codici e dal Wwf contro la richiesta di archiviazione formulata dal pm in relazione all’inchiesta sul Filò, i deputati del Movimento 5 Stelle, Gianluca Vacca e Andrea Colletti, hanno aggiunto ieri la propria voce alla corale richiesta di chiarezza e trasparenza che comitati ambientalisti e associazioni cittadine invocano riguardo al progetto della filovia sulla strada parco. In una conferenza stampa tenuta in Provincia, Vacca e Colletti hanno annunciato una interpellanza parlamentare ai ministri competenti (di Ambiente e Infrastrutture e trasporti). Non è finita qui: insieme con l’associazione Codici, ieri rappresentata da Domenico Pettinari e Giovanni D’Andrea, i due deputati pescaresi del Movimento 5 Stelle si sono detti convinti che «dalle indagini condotte dalla Squadra Mobile sono emersi aspetti che a nostro avviso meritano d’essere approfonditi in un supplemento d’indagine. Si spiega così la nostra opposizione all’archiviazione richiesta dal pm».
«Il Filò rischia di rivelarsi troppo pesante per il corridoio verde, il cui asfalto finirà per cedere: nel tratto di Montesilvano non risulta siano state fatte adeguate verifiche, a differenza che sul tratto pescarese» ha aggiunto Pettinari.
L’inchiesta vede otto indagati, tra questi i vertici della Gtm (società che fa da stazione appaltante), dirigenti della società Balfour Beatty e della Regione. «L’accusa ha ipotizzato reati di abuso d’ufficio, falso ideologico, frode a pubbliche forniture» ha ricordato Pettinari. Sta di fatto che nonostante la premessa degli investigatori sembrasse aprire scenari di una certa gravità, la valutazione conclusiva della procura - leggi la richiesta di archiviazione - ridimensiona la situazione e soprattutto le responsabilità a carico dei coinvolti.
Vacca e Colletti guardano oltre e annunciano battaglia. «La filovia è un mostro giuridico, amministrativo e ambientale - ha detto Colletti -. Sembra che si facciano delle opere che non servono a niente solo per gestire un mare di soldi. Città come Pescara e Montesilvano di queste opere non hanno bisogno, ma hanno bisogno di molto altro, ecco perché vogliamo spiegazioni, soprattutto dalla procura, che è l’organo preposto».