ROMA «Negli ultimi vent'anni la persecuzione contro di me non si è mai fermata. E così l'ossessione della sinistra di eliminarmi per via giudiziaria». Prima di volare a Milano, Silvio Berlusconi torna con i suoi a puntare il dito sui «pm politicizzati». Oggi il leader azzurro terrà un comizio a Brescia e tutti si attendono i toni bellicosi del «Cavaliere di piazza». I ministri non andranno, per evitare plateali incompatibilità. Ma per lunedì - giorno della ripresa del processo Ruby - Berlusconi ha convocato proprio a Milano l’assemblea dei parlamentari del Pdl, ministri inclusi stavolta. Ed è inevitabile pensare che potrebbe finire proprio come l’11 marzo scorso, quando un’assemblea degli eletti azzurri a Milano si trasformò nella marcia sul tribunale anti-pm.
Di certo oggi l'ex premier, raccontano, non deluderà il popolo azzurro, ma non farà nessun affondo nei confronti del governissimo, mantenendo fede alla sua promessa di tener separate le vicende processuali da quelle di governo. Forte degli ultimi sondaggi arrivati sulla sua scrivania, il Cav alzerà il tiro con chi usa la giustizia per fini politici. «Non è un Paese normale quello in cui i magistrati mandano a casa i governi a colpi di inchieste», fanno notare a palazzo Grazioli. Berlusconi però non farà sconti a nessuno. «Sia chiaro a tutti che senza di me non ci sarebbero state le larghe intese», non si stanca di ripetere l’ex premier.