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Pescara, 18/12/2025
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Data: 12/05/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Tornano gli scioperi domani trasporti a rischio nella Regione dalle 11.30 alle 15.30.

L’avevano detto e le promesse, i dipendenti del trasporto pubblico locale, le mantengono. Per fortuna non è venerdì e le previsioni del tempo preannunciano una giornata quasi estiva, ma domani Roma inizierà la settimana con l’ennesimo sciopero dei mezzi pubblici. Dopo la mobilitazione regionale dello scorso 19 aprile e di quella nazionale del 22 marzo, i lavoratori del trasporto pubblico locale tornano a incrociare le braccia, questa volta, però, solo per quattro ore. I possibili disagi per i cittadini romani e per i turisti sembrano, dunque, essere più contenuti, visto che lo stop riguarderà solo la fascia oraria dalle 11.30 alle 15.30 e interesserà una delle zone periferiche della città, la parte di Roma sud. I problemi maggiori potrebbero verificarsi, infatti, per le linee 077, 218, 702, 720, 721, 764, 767, 768. Linee che compiono il servizio sulla Laurentina, a Trigoria, sull’Ardeatina, sull’Appia Nuova, alla Cecchignola e in buona parte dell’Eur. Per questo, essendo lo sciopero più breve e localizzato, rispetto ai precedenti, l’assessorato alla Mobilità di Roma Capitale non ha previsto l’apertura dei varchi in centro città. A siglare la giornata di agitazione, ancora una volta, sono i maggiori sindacati di categoria: Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporti, organizzati nella società Trotta bus service del gruppo Roma Trasposto pubblico locale. Lo sciopero di lunedì è solo un primo appuntamento che le sigle sindacali nazionali hanno deciso di portare avanti in quasi tutte le regioni d’Italia.
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I miliardi di euro destinati dal fondo nazionale al trasporto pubblico ai quali mancherebbero

1,4 miliardi
I motivi alla base della mobilitazione restano sempre gli stessi: la questione, ancora poco chiara, sul finanziamento pubblico al trasporto locale oltre al mancato riassetto del settore. Benché lo scorso primo gennaio, sia stato istituto l’apposito Fondo nazione per il finanziamento del trasporto pubblico, compreso quello ferroviario, per un importo di cinque miliardi di euro l’anno, mancano, però, ancora all’appello le risorse 2013 da destinare al Fondo perequativo e stimabili intorno a 1,4 miliardi di euro.
PROSSIMI INCONTRI

A queste motivazioni si aggiunge, poi, il mancato rinnovo del contratto di lavoro, scaduto ormai dal 31 dicembre 2007. E proprio sul contratto di lavoro i sindacati hanno già calendarizzato per il 21 e 28 maggio i prossimi incontri con Asstra e Anav per risolvere la situazione che interessa migliaia di dipendenti.

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