Se l’assoluzione lo ha riabilitato, ancor più sono le motivazioni delle sentenze oggi a legittimare pienamente e con forza il ritorno all’azione politica di Luciano D’Alfonso. Il centrodestra che tanto è stato avvantaggiato dalla sua uscita di scena, nei fatti solo momentanea, è ora chiamato a dover fare i conti con il ritrovato leader del centrosinistra. D’Alfonso ha già dato la sua disponibilità a correre per le primarie, non rinunciando ai percorsi di legittimazione stabiliti dal Pd. Nondimeno ha già rimesso in moto la sua macchina politico-elettorale: oggi alle 18 sarà all’Aurum con Michele Emiliano, sindaco di Bari, per il secondo incontro del ciclo “Riannodiamo i fili del futuro della città”.
Anche nel centrodestra c’è chi accoglie con rispetto il suo ritorno sulla scena politica. «Da avvocato non commento le sentenze, ma sul piano politico parliamo di un’assoluzione che rimette in gioco D’Alfonso in maniera definita» commenta Carlo Masci, leader di Pescara futura-Rialzati Abruzzo. «Luciano è un avversario di tutto rispetto e con lui lo scenario politico riacquista un personaggio di peso con il quale avrò piacere di confrontarmi - aggiunge -. Quale sarà il ruolo del centrosinistra è al momento tutto da vedere, assistiamo a scenari che mutano rapidamente e il governo Pd-Pdl lo dimostra, visto che in Regione i due schieramenti restano nettamente divisi. Credo piuttosto che il ritorno di D’Alfonso finirà per creare qualche problema nel centrosinistra, visto che lui sa catalizzare l’attenzione a prescindere dal partito di riferimento. In definitiva è un politico di rango, capace di elevare l’asticella della qualità della politica. Lui ha realizzato il Ponte del mare, la mia Pescara futura è per le pedonalizzazioni del centro: spingiamo tutti per la crescita di Pescara e dell’Abruzzo».
Non ha dubbi Enzo Dogali, capogruppo Udc in consiglio comunale: «D’Alfonso è una risorsa per la città di Pescara e la Regione e av utilizzato al meglio. Se il centrosinistra aveva fatto i conti senza di lui, ora non potrà non sostenerlo: è una carta che non si può far sfuggire».