Si può aprire una crisi politica sulla viabilità? A Pescara è possibile questo e altro, difatti il braccio di ferro fra Pescara Futura e Udc sulla pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele rischia di far saltare il banco. E in questo caso, la maggioranza non ha bisogno della "spintarella" del Pd, che si è sempre espresso contro le scelte del centrodestra per la riqualificazione della strada cittadina più grande. A Carlo Masci, leader di Pescara Futura, e all'assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli sono venuti i lucciconi venerdì pomeriggio nel vedere corso Vittorio Emanuele sgombra di automobili. La sognano così da anni e per un giorno il sogno si è materializzato, ma solo per l'arrivo del Giro d'Italia. Uno spettacolo che Masci, Fiorilli e gli altri consiglieri di Pescara Futura vogliono riproporre a tempo pieno. Ma fra i loro sogni e la realtà c'è la fiera opposizione di Vincenzo Dogali, capogruppo dell'Udc, per il quale la pedonalizzazione farebbe ulteriormente impazzire il traffico e ucciderebbe definitivamente il commercio nel centro. «Se togliamo le auto da corso Vittorio - obieta Dogali - dove le facciamo passare? Se teniamo conto che Pescara ha tre strade e già scoppia, eliminando l'arteria centrale più importante scoppierebbe il finimondo, tanto più che l'alternativa di far transitare le vetture sulle aree di risulta è assurda». E per questo Dogali, con i quattro consiglieri del gruppo centrista, voterà contro portando a supporto argomenti pesanti. Ai quali replica nel merito Marco Mambella, presidente della commissione Gestione del territorio ed esponente di punta della lista di Masci: «Se l'Udc vuole aprire una crisi, lo faccia pure, a patto che si prenda tutte le responsabilità. La verità è che il progetto di corso Vittorio è lungimirante così come lo sono stati quelli nel centro storico e nel centro cittadino che hanno raccolto il pieno assenso dei cittadini molto semplicemente perché ci si libera dal traffico asfissiante e si rendono più vivibili zone strategiche della città. La riqualificazione e la pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele rientra in questo quadro ed è strategico per due ragioni: rendere fruibile un altro pezzo di Pescara e ridurre l'inquinamento in una delle vie più trafficate». Motivazioni altrettanto giustificabili, ma come si risolve il problema del traffico, dove deviare tutta la massa di vetture che circolano su corso Vittorio?: «Semplice, - aggiunge Mambella - il traffico andrà deviato lungo l'area di risulta: è già scritto negli atti approvati sino ad oggi dall'Amministrazione. Non riusciamo proprio a capire dove vuole andare a parare l'Udc dal momento che il progetto segue una linea strategica da noi perseguita e approvata dai cittadini. Perché cambiarla? Cosa si cela dietro la posizione dell'Udc? Quali interessi il partito intende difendere? Le domande sono più che legittime visto che si continua da mesi a trattare l'argomento come il peggior male viario possibile in questo periodo per Pescara. Naturalmente non è così e presto scopriremo chi e perché intende boicottare una riqualificazione che guarda verso il futuro».