ROMA «Parleremo di tutto». Così Fabrizio Saccomanni fa capire che tutti i pezzi forti dell’agenda economica di governo sono inclusi nei lavori del conclave. Quali sono? La sospensione dell’Imu, innanzitutto. Potrebbe riguardare non solo la prima casa ma anche, in misura ancora da definire, i capannoni industriali e agricoli. E poi, il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga, il taglio allo stipendio dei ministri. Tre questioni urgenti da risolvere entro il prossimo consiglio dei ministri dei mercoledì. E mentre si cercano le coperture, spunta l’arrivo di un accisa sulle sigarette elettroniche che finora pagavano solo l’Iva. L’emendamento verrà probabilmente inserito fra quelli che proporranno i relatori al decreto sui debiti Pa, in corso di conversione alla Camera.
A Spineto si parla certamente del rinvio dell’aumento Iva di luglio e degli esodati. Il ministro del Lavoro Enrico Giovannini ha presentato il piano che introduce sgravi fiscali per favorire il lavoro dei giovani. Sul tavolo, infine, il prolungamento degli incentivi sulle ristrutturazioni edilizie che scadono il 30 giugno e la revisione complessiva delle agevolazioni fiscali. Senza tralasciare il nodo del pubblico impiego e cioè, la decisione se estendere il blocco degli stipendi anche al 2014 oppure no. Ma si tratta di questioni che si potranno attuare in tempi successivi. L’Iva verrà in un secondo momento, presumibilmente quando il governo avrà avuto dalla Ue il via libera sulla chiusura della procedura per deficit eccessivo. E gli esodati ancora dopo, visto che il problema, in base ai calcoli del Mef, si porrà nel 2014.
CASA E CAPANNONI
Il governo è al lavoro per trovare la quadratura del cerchio. E cioè accontentare il Pdl che vuole la sospensione dell’Imu sulla prima casa e dare un segnale anche agli imprenditori che temono la batosta dell’Imu 2013 sui capannoni e sugli opifici. Un’esigenza sentita anche dal Pd che trova sponde nel governo per «dare una risposta alle imprese in un momento di crisi così grave». La Cgia di Mestre è andata a controllare le cifre dell’Imu 2012 e ha verificato che per industrie, negozi, professionisti l’aggravio è stato quasi sempre superiore al 120% rispetto alla vecchia Ici. Anche per questo sembra scongiurato l’aumento, dal 60 al 65 per cento, del coefficiente di rivalutazione sui beni strumentali. E si sta valutando come estendere la sospensione della rata di giugno e come ridurre la tassa per le imprese in base ad una rimodulazione che tenga conto delle diverse priorità: su 9 categorie di beni interessati (dagli opifici ai teatri, alle banche e ai terreni agricoli) si andrebbe dunque ad alleggerire chi è più legato all’attività produttiva.
Per l’Imu la sospensione consente di guadagnare qualche mese, ma il nodo di come reperire i fondi da destinare comunque ai Comuni (2 miliardi per il 2013) e allo Stato (per capannoni e opifici, oltre 2 miliardi) andrà sciolto: la Ue su questo punto è stata chiara e ha chiesto coperture vere.
CIG
Per la cassa in deroga, invece, la questione è più semplice. Si punta su 1 miliardo iniziale da reperire nelle voci di bilancio del ministero del Lavoro salvo poi verificare se è sufficiente a coprire il fabbisogno, anche in base a come andrà il cosiddetto tiraggio. Ma dalle prime stime i fondi al Lavoro non sarebbero sufficienti e così la ricerca si sta allargando ad altri ministeri.
Nel pubblico impiego, infine, i sindacati premono per ottenere il rinnovo dei contratti in scadenza da luglio. La Cgil ha calcolato finora una perdita di reddito di 200 euro mensili per i travet a causa del blocco in vigore dal 2010 e teme l’estensione al 2014 che finirebbe per caricare sui 3.000 euro lordi annui medi già persi, ulteriori 500 euro per il 2014. Insomma, un ulteriore stretta che pesa in un settore dove le politiche di contenimento della spesa hanno portato ad un taglio di circa 400.000 unità, rileva ancora la Cgil Ma per rinnovare i contratti occorre reperire almeno 1 miliardo in più.