MILANO «Speculate sulla tragedia». Il presidio della Lega Nord proprio nel luogo dell'omicidio di Andrea Carolè, il 40enne massacrato a picconate dal ghanese Mada Kabobo davanti a un bar all'alba di sabato, non viene accolto bene dalla gente di Niguarda. L'europarlamentare Mario Borghezio e altri esponenti della Lega erano nella piccola piazza Belloveso per manifestare contro l'ipotesi di facilitare la cittadinanza agli immigrati. I residenti li hanno accolti con una contestazione. «Andatevene». «Vergogna». «Non lo abbiamo mai visto quello lì a Niguarda, è arrivato solo ora». Altri cittadini hanno inveito contro i militanti padani che mostravano lo striscione «La cittadinanza agli immigrati porta all'invasione del Paese».
LE ACCUSE
Erano stati proprio i leghisti a far partire subito la polemica politica, poche ore dopo l'esplosione di violenza che ha sconvolto il quartiere alla periferia nord di Milano. Il segretario della Lega Lombarda aveva accusato «i cattivi segnali» mandati dal ministro per l'Integrazione Kyenge. Ieri il capogruppo al Senato Massimo Bitonci ha chiesto che il governo spieghi «perché un clandestino al quale è stata rigettata la domanda di asilo politico e che ha commesso una serie di reati possa girare indisturbato per il Paese». Polemica cavalcata dall'ex assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato, ora capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione: «Secondo l'Osservatorio regionale sull'integrazione i clandestini a Milano sono 23mila: una vera e propria polveriera», ha dichiarato. Mentre per don Virginio Colmegna, sacerdote fortemente impegnato nel sociale «bisogna affrontare il tema della salute mentale: non c'è giustificazione alla violenza, ma bisogna aumentare i luoghi di incontro e di cura e dare regole certe per favorire la coesione sociale».
A distanza di qualche ora, nel tardo pomeriggio, nello stesso luogo che aveva visto la contestazione ai leghisti si è presentato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, insieme all'assessore alla Sicurezza del Comune, Marco Granelli (Pd) e ad altri consiglieri democratici. Il sindaco ha deposto un mazzo di fiori sul luogo dell'omicidio e ha risposto indirettamente: «Sono fatti che non si possono strumentalizzare per fini non nobili. Niguarda è un quartiere tranquillo. Una zona tranquilla dove vivono tante persone capaci di stare vicine a chi ha più bisogno».