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Data: 13/05/2013
Testata giornalistica: Il Centro
M5S, sulla diaria tensione leader-deputati. Oggi assemblea dei parlamentari. Furnari: Beppe ha letto un testo diverso da quello che ho accettato

ROMA Cresce nel Movimento 5 Stelle la delusione verso Beppe Grillo e la sua posizione sulla restituzione della diaria. Dopo la minaccia del fondatore di stilare una “black list” dei parlamentari che non restituiranno la diaria, seguita dal “no” alla cittadinanza per i figli degli immigrati nati in Italia, sono diversi i parlamentari grillini a uscire allo scoperto. L’ultimo è Alessandro Furnari che annuncia su facebook che nell’assemblea di oggi bisognerà discutere il testo che «Beppe Grillo ha letto l’altro giorno, un testo differente da quello che io ha accettato prima delle parlamentarie». «Quello a cui ho assistito l’altro giorno è stato spiacevole, ho visto gente delusa che si sentiva offesa da certe parole e io sono ancora molto amareggiato: è importante che ci sia il coraggio di far uscire la verità», scrive il neo cittadino deputato. «Io non volevo trattenere più soldi rispetto ai miei colleghi, personalmente sono quello che ha speso meno di tutti per mangiare e dormire a Roma, ho cercato ogni settimana on line le offerte per hotel e B&B, alcuni di noi hanno chiesto di avere gli stessi soldi dei colleghi 5 Stelle ma di averli forfettariamente ma Beppe ci ha detto che “non si fa la cresta sulla diaria”. Se gli altri 5 Stelle spendono 3500 euro al mese chi è in difficoltà chiede di fare maggiori sacrifici e rinunciare ad andare in un albergo a 4 stelle per un B&B e utilizzare la differenza risparmiata per risolvere varie difficoltà soggettive. Stiamo capendo che tutti coloro che hanno difficoltà, come le casalinghe con figli, non possono fare politica nei 5 Stelle, non possono entrare tutti ma solamente coloro che non hanno problemi», conclude Funari. La posizione dei dissidenti 5S è piuttosto semplice: ognuno deve potersi tenere i soldi che gli restano in tasca facendo economia. Il malumore non deve essere arrivato alle orecchie di Vito Crimi che ospite di Lucia Annunziata assicura invece che i senatori restituiranno la diaria in eccesso. Più che la vicenda della diaria a creare malumore è la sensazione che Grillo e Casaleggio abbiano cambiato le regole in corso d’opera, cancellando il metodo dei confronto, rivendicato ancora ieri in tv da Vito Crimi, il capogruppo al Senato. A irritare particolarmente i parlamentari ci sarebbe la richiesta arrivata dal fondatore di decidere in fretta la propria posizione. Grillo da lunedì sarà di nuovo nelle piazze con il suo tour e la sua posizione l’ha spiegata dal suo blog. «Nessuno ci farà sconti, il Paese ci osserva, ci premierà per la nostra coerenza e ci punirà per i nostri errori, l’Italia la cambieremo solo con l’esempio», avverte il leader genovese. La sensazione tra i parlamentari è che questa volta si voglia fare una graticola al contrario per gli eletti, mettendo in piazza questioni strettamente private. C’è il timore di essere esposti in caso di dissenso a una pubblica gogna mediatica. Nessuno, si ribadisce tra i cinquestellati vuole tenere indebitamente soldi ma molti chiedono chi e come potrà valutare i singoli casi. Una delle soluzioni che starebbe prendendo corpo è quella di una rendicontazione per «macro aree» cioè dettagliare ogni singola spesa ma accorpare quelle omogenee per area. Oggi sarà l’assemblea a dire la parola definitiva. Per ora, assicurano, non si arriverà all’estremo di parlamentari che lasciano il gruppo. Ma la questione dei soldi non è l’unica ad agitare sottotraccia il movimento.

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