ANCONA «Nessun ridimensionamento del trasporto pubblico, il riassetto aumenterà l’efficienza del servizio». L’assessore ai Trasporti Luigi Viventi incontra i sindacati nel sit-in organizzato ieri sul piazzale antistante il consiglio regionale. Le parti sociali: «A fine anno ci sarà la gara per la riassegnazione del servizio. Vigileremo affinché non ci siano tagli». E per contrastare i «portoghesi», d’ora in poi si potrà salire solo dalla porta anteriore, esibendo il biglietto agli autisti dei bus. L’ha deciso ieri la Giunta per contrastare l’evasione tariffaria. Limitatamente ai servizi urbani, nel periodo scolastico, l’obbligo sarà derogato nelle fasce orarie 7-8 e 13-14, per evitare eccessivi allungamenti dei tempi di sosta alle fermate utilizzate dagli studenti.
LA PROTESTA
Filt Cigl, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti e Faisa Cisal temono un vero black out del trasporto pubblico, in particolare nelle zone montane, dove molte corse sono scarsamente frequentate e quindi meno efficienti dal punto di vista economico. La Regione, dicono, potrebbe cancellarle, perché costano molto, ma incassano poco. Per la stessa ratio prettamente economica potrebbero essere soppresse anche molte corse festive, specie in orario notturno. Fabbietti (Filt Cigl), Ascani (Fit Cisl), Andreani (Uiltrasporti), Talacchia (Ugl Trasporti) e Bora (Faisa Cisal) ricordano che «il trasporto pubblico ha anche una funzione sociale, in alcune parti della regione o in alcuni giorni, le corse possono anche non avere resa economica, ma sono essenziali per la comunità». I sindacati ricordano che nel 2012 sono stati tagliati «quasi 6 milioni corrispondenti a circa 3,7 milioni di km, con disagi ai cittadini e la mancata riconferma di tutti i lavoratori precari, da anni erano impegnati nel settore». Con la riorganizzazione del settore prevista per fine anno temono un ulteriore sforbiciata. Viventi ha tentato di rassicurarli. «La Giunta - ha detto nell’incontro con i sindacati - sta procedendo a un'importante riorganizzazione di tutto il comparto del trasporto pubblico, sia automobilistico che ferroviario, con lo scopo di riqualificare l'offerta, riequilibrare la presenza del servizio in tutti i territori ed eliminare eventuali sprechi. L’obiettivo è aumentare l'efficienza del settore attraverso un programma di ottimizzazione dell'attuale offerta, nella consapevolezza che le risorse da parte dello Stato e della Regione non potranno certamente essere aumentate». Viventi ha confermato la volontà della Regione di garantire ai cittadini servizi adeguati in una situazione di grave crisi economica che incide sulle condizioni delle famiglie, dal momento che il trasporto pubblico va considerato un servizio per la collettività. Per quanto riguarda il rinnovo del contratto, l'assessore ha ricordato che «le Regioni e lo Stato si stanno confrontando con i sindacati per cercare di individuare una soluzione in tempi brevi che consenta la sottoscrizione del nuovo contratto del settore». Viventi ha poi aggiunto che l'intenzione della Regione è «mantenere un adeguato livello di agevolazione a favore dei cittadini bisognosi e delle categorie protette. Poiché negli ultimi tempi - ha rimarcato - si è avuto un ulteriore aumento dei costi, la Regione ha chiesto la collaborazione degli enti locali attraverso la compartecipazione dei Comuni nell'ordine del 5% per ogni utente agevolato».