IL TRASPORTO pubblico è in ginocchio e la Regione passa la palla al governo. Domani l'incontro dell'assessore regionale Sergio Vetrella con il neoministro Maurizio Lupi, a 48 ore dalla manifestazione di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, che hanno sfilato, dipendenti delle aziende e rappresentanze sindacali, da piazza Matteotti a Santa Lucia per chiedere adeguate risorse per il Tpl. UN CORTEO con accenti anche aspri rivolti a Vetrella, che però poi ha avuto con i delegati un confronto articolato e chiaro. Al coordinatore della segreteria del governatore Caldoro i manifestanti hanno consegnato una petizione con 30 mila adesioni: l'obiettivo, scagionare ulteriori tagli del 15 per cento, che andrebbero ad aggiungersi al 25 per cento dell'ultimo triennio. «Le tre macro-questioni che affronteremo in un tavolo con il presidente: aumentare le risorse per i contratti di servizio - spiega l'assessore ai Trasporti - un problema che richiede anche un'azione sul nuovo governo come l'abbiamo fatta col vecchio. Il secondo punto consiste nel rinnovo del materiale rotabile, soprattutto per quanto riguarda i mezzi su gomma, su cui il governo non ci ha mai voluto ascoltare. Il terzo è sulle gare che dovrebbero partire a breve, sulle quali sarebbe il caso di ragionare con il governo affinché con un intervento proceda a sanare la situazione finanziaria delle aziende che così potrebbero gareggiare a pari diritto e dignità a livello europeo». Alle 10e 30 puntuale era partito il corteo, dopo il concentramento davanti alla sede della Provincia. Presenti i dipendenti delle maggiori aziende, soprattutto l'Eav, ex Circumvesuviana: «Ci impegniamo come operai, ma i fondi non ci sono - spiega uno di loro - interi reparti sono stati smantellati, non circolano più di 56-57 treni al giorno». In prossimità dello striscione che recita: «Tpl: regole, risorse» ed è firmato da Filt-Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Uglt, si alternano i segretari regionali. «Le aziende - dice Edoardo Leongito, leader dei Trasporti Ugl Campania - lamentano adeguamenti ai corrispettivi al di sotto della media nazionale, alcune hanno già attivato la procedura del contratto di solidarietà. Non passa giorno che la Sita non minacci di abbandonare il territorio. Ci è giunta voce di ulteriori tagli governativi di circa 100 milioni». «Non chiediamo regali, - specifica Giuseppe Esposito, segretario regionale Cisl - ma solo quello che serve per consentire i servizi minimi. Rivendichiamo quantità, qualità e sicurezza per operatorie utenti e auspichiamo una sinergia tra Trenitalia e la Regione». Pietro Carrara (Uilt): «Chiediamo da tempo le dimissioni di Vetrella. Ma anche il Comune con l'Anm ha ridotto a 240 i bus in uscita, mai avuto un simile calo». Per la Cgil e il segretario di categoria Cosimo Barbato «ci aspettiamo che la Regione integri le quote nazionali con quelle del fondo perequativo, senza destinarlo ad altri capitoli di spesa». A fine giornata, un comunicato del segretario regionale e del capogruppo Pd in consiglio regionale Enzo Amendola e Raffaele Topo, che sollecitano alla Regione un tavolo permanente: «Occorre riformare il sistema del Tpl e utilizzare le risorse del piano di azionee coesione a tutela dei lavoratori nel processo di liberalizzazione e per garantire investimenti per la manutenzione straordinaria e per nuovi