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Data: 15/05/2013
Testata giornalistica: Il Mattino
Treni e bus vecchi, sindacati in piazza: subito 100 milioni

«Il governo sblocchi i 100 milioni per acquistare nuovi treni». È sul Fondo di coesione nazionale che si gioca la partita più importante per il trasporto pubblico campano. Ieri i sindacati sono scesi in strada per un corteo che ha visto mille lavoratori del comparto marciare verso la Regione, uniti nella richiesta di maggiori risorse per la salvaguardia delle aziende e dei servizi. E una volta arrivate a Palazzo Santa Lucia, le delegazioni sono state ricevute dall'assessore ai Trasporti Sergio Vetrella, con cui si è individuato il principale nodo da sciogliere in termini di finanziamenti: quello dello stanziamento previsto dal patto stipulato a dicembre tra Regione e ministero della Coesione. La giornata di ieri è partita con la manifestazione organizzata da Cgil, Cisl, Uil e Ugl. I lavoratori, senza generare alcuno sciopero, si sono mossi da piazza Matteotti a Santa Lucia, dopo che le sigle avevano raccolto nei giorni scorsi circa 30mila firme di pendolari per spingere sulla richiesta di fondi per acquisire nuovi bus e treni e assicurare a tutte le aziende la riscossione delle quote dei contratti di servizio dovute mensilmente dagli enti locali. Firme che sono state consegnate all'assessore. Il comparto del trasporto pubblico locale resta in difficoltà e i sindacati hanno ripetuto a gran voce di ritenere insufficiente l'attuale stanziamento per il settore previsto per la Campania dal Fondo nazionale, 548 milioni di euro. Da qui la richiesta di un'integrazione finanziaria, discussa a fine corteo in Regione insieme a Vetrella e allo staff della segreteria del governatore Stefano Caldoro. E rispetto alla carenza di bus e treni, messi a dura prova nelle diverse aziende (soprattutto quelle pubbliche) dall'età avanzata e dalla mancanza di liquidità regolare per la manutenzione, il dialogo tra le parti si è concentrato proprio sulle risorse che dovrebbero arrivare dal Fondo di coesione nazionale, dopo l'accordo raggiunto lo scorso inverno tra Caldoro e l'ex ministro Fabrizio Barca: «Spero che il nuovo esecutivo, resosi conto della situazione di difficoltà del trasporto pubblico locale nelle Regioni, ci consenta di ricevere al più presto in concreto lo stanziamento, una condizione necessaria anche per far partire le nuove gare in seguito alla liberalizzazione per gli appalti - spiega Vetrella -. Per celebrarle al meglio dobbiamo rinnovare doverosamente il parco mezzi, per questo andiamo avanti anche con le commesse già attivate per nuovi treni e per il revamping delle vetture più vecchie». I sindacati, da parte loro, hanno chiesto un ulteriore incontro con il governatore Caldoro per valutare la possibilità di una variazione di bilancio regionale per arricchire il fondo per i contratti di servizio. «È un discorso che va esteso all'intera giunta - spiega Mario Salsano della Filt-Cgil - e riteniamo possibile andare tutti nella stessa direzione per assicurare a lavoratori e cittadini un trasporto pubblico adeguato al fabbisogno». In tal senso già da domani dovrebbe partire il confronto tra governo e Regioni su tutte le emergenze della mobilità. Sulla questione interviene anche il Pd, che chiede alla Regione la convocazione di un tavolo permanente con le parti sociali «per superare uno stallo ormai insostenibile». «A ormai tre anni dall'insediamento dalla giunta, Stefano Caldoro e l'assessore regionale Sergio Vetrella non hanno più alibi - accusano il segretario regionale del Partito democratico Enzo Amendola e il capogruppo in Consiglio regionale Raffaele Topo -. La situazione rischia di precipitare ulteriormente per quanto riguarda lo stato di salute delle società di trasporto pubblico e i livelli occupazionali a rischio. Senza dimenticare le enormi difficoltà vissute quotidianamente dai cittadini campani nello spostarsi»

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