Hanno chiesto e ottenuto in Commissione comunale trasporti che ci siano più controlli sui tassisti in città, con riferimento a quanti effettuano servizi fuori dei rispettivi confini di competenza territoriale. «L’assessore Fiorilli ha recepito la nostra istanza, ci ha assicurato i controlli e quindi non attueremo lo sciopero proclamato per lunedì». Parole che suonano come una tregua, quelle dei vertici del Cotape (Consorzio tassisti Pescara) nella infinita guerra dei taxi contro il Cometa, consorzio chietino che da anni - impugnando leggi, sentenze di Cassazione e regolamenti - replica in nome della libera attività dei taxi: diritti che il Cotape continua a non riconoscere, appellandosi alla legge quadro che disciplina in materia. La polemica è riesplosa in questi giorni e a fare da detonatore è stato il servizio taxi all’Aeroporto d’Abruzzo (e non solo). «La legge parla chiaro, i tassisti del capoluogo regionale e delle quattro province sono tutti legittimati ad operare in aeroporto» dice un associato del Cometa, la cui posizione è sostenuta anche da Luigi Colalongo della Confartigianato di Chieti. Per il Cotape hanno diritto a svolgere tale servizio «solo i tassisti dei Comuni in cui l’aeroporto ricade, cioè quelli di Pescara e di San Giovanni Teatino». Per voce dell’assessore chietino Antonio Viola, il consorzio Cometa ha sollecitato la Regione per un intervento chiarificatore dell’assessore ai trasporti Giandonato Morra.