Iscriviti OnLine
 

Pescara, 18/12/2025
Visitatore n. 750.317



Data: 16/05/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Lo stop all’Imu è solo per la prima casa, rinvio per le imprese. Cassa in deroga, per adesso 500 milioni

ROMA Alla fine è prevalsa l’operazione più prudente, quella da cui si era partiti all’inizio. Domani in consiglio dei ministri si farà solo la sospensione della prima rata dell’Imu sulla prima casa. Per i capannoni, nonostante la volontà di dare un segnale alle imprese, è tutto rinviato al piano sui primi 100 giorni di governo. Allora si vedrà come riorganizzare tutta la tassazione sugli immobili, capannoni inclusi. Qualcosa, domani, potrebbe essere deciso sulle case rurali come del resto aveva anticipato giorni fa il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, ma non c’è l’estensione ai beni strumentali chiesta dal Pdl una settimana fa. I ministri del Popolo della Libertà vengono convocati d’urgenza nella sede del partito, in via dell’Anima, ieri sera. Si riapre il caso? «Stiamo studiando una proposta che alleggerisca subito l’imposta anche per le imprese», è la risposta.
LA CASSA

Domani il governo eliminerà il doppio stipendio per i ministri-parlamentari. Sul tavolo anche un intervento-tampone per la Cig in deroga, quella che interessa le piccole e medie imprese. Si parla di non più di 500 milioni, ovvero circa la metà del miliardo considerato indispensabile per fare fronte all’emergenza dei prossimi mesi. Una boccata d’ossigeno, ma comunque meno degli 800 milioni che pure si era pensato di riuscire a reperire. Più tardi, il ministro del Lavoro Giovannini, spiega che lo strumento della Cig in deroga va rivisto e che non va usato per chi ha perso definitivamente il lavoro. Le risorse non arriveranno da nuove tasse, dunque, ma riorientando la spesa.
IMMOBILI E AZIENDE

La decisione sull’Imu è arrivata nel tardo pomeriggio, al termine di un vertice a Palazzo Chigi tra il premier Enrico Letta, il vice Angelino Alfano e i ministri Saccomanni e Giovannini. «Siamo impegnati a cercare la massima condivisione con le forze politiche», ha detto il ministro dell' Economia lasciando la sede del governo. Subito dopo il faccia a faccia con il capogruppo Pdl, Renato Brunetta, alla Camera e l’ufficializzazione dello stop sull’Imu.
La linea di prudenza scelta dal governo, sicuramente anche guardando a Bruxelles e alla procedura per deficit eccessivo sull’Italia, è arrivata dopo un esame ampio sulle coperture. E la stessa ipotesi minimale di un intervento sull’Imu per i capannoni di 1,5 miliardi, sostenuta dal ministro allo Sviluppo Flavio Zanonato, alla fine è stata scartata. Eliminare l’Imu sulla prima casa, a seconda di come sarà attuata, costa da 1,2 a 2 miliardi. L’apPer ora si rinvia a settembre, ai Comuni arriverà un’anticipazione di cassa dal Tesoro. Estenderla alle imprese della categoria catastale D, aggiungerebbe 7-9 miliardi, troppi. Oltre al fatto che all’interno della categoria D sono incluse banche e cliniche private, opifici industriali e artigianali, alberghi e posti barca. Il governo vuole selezionare e premiare le attività produttive, il che è possibile solo con una revisione complessiva del sistema.
I Comuni guardano con il fiato sospeso alle mosse dell’esecutivo. Oggi si riunisce l’Anci che chiede il rimborso pieno dell’Imu che non arriverà nelle casse comunali. Infine il decreto sui debiti Pa: ok definitivo alla Camera, ora passa al Senato.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it