Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Uil mantengono lo stato di mobilitazione, "affinché vengano garantiti livelli occupazionali del comparto comprese le tutele relative al lavoro per tutta la durata degli affidamenti". Quanto all'incontro di lunedì con l'assessore regionale Luigi Viventi "abbiamo ricevuto - affermano - assicurazioni ancora non completamente soddisfacenti dal momento che si è teso rinviare la soluzione dei problemi a contributi che dovrebbero arrivare dal governo nazionale e dalle azioni conseguenti all'efficientamento e riprogrammazione dei servizi". "Abbiamo comunque ribadito la necessità di considerare la centralità del trasporto pubblico locale, anche e soprattutto - spiegano i sindacati - in una situazione di crisi come quella che stiamo vivendo, confermando la necessità del mantenimento degli attuali livelli di servizio da considerare il minimo indispensabile per le esigenze della comunità marchigiana". Secondo i sindacati, "occorre reperire risorse economiche certe che siano adeguate ai costi standard del settore e che diano una garanzia, nell'imminenza delle gare, per l'affidamento di tali servizi". Critico anche da Giorgio Londei, coordinatore regionale dell'Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori, e dell'Asstra, l'Associazione trasporti delle Marche. "Dire che non ci sarà alcun ridimensionamento del trasporto pubblico - dice -, non corrisponde al vero, visto che le nostre imprese stanno facendo i conti con tagli continui delle risorse pubbliche e aumenti repentini dei costi, carburanti e assicurazioni in testa".