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Pescara, 18/12/2025
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Data: 16/05/2013
Testata giornalistica: Giornale dell'Umbria
Ex Fcu, nuovi tagli sulle corse regionali. Lavoratori in fermento Monni critico sui compensi a Viola

PERUGIA - «Parlano di rilancio del ferro, ma poi alla fine tagliano sempre i treni e a noi ci mandano in ferie forzate», non usa mezzi giri di parole un macchinista dell'ex Fcu per spiegare quello che sta accadendo ai treni regionali che, dopo essere finiti in Umbria Mobilità, sembrano essere diventati un bersaglio facile dei tagli aziendali. Dalle officine ai locomotori, il commento è uguale: l'ex Fcu, al di là degli annunci arrivati nel corso dei mesi, non viene affatto valorizzata. E qualche ragione per certe affermazioni i dipendenti del ferro di UM sembrano averla. A dicembre, con il cambio di orario, sono state soppresse quattro corse. Ma la notizia degli ultimi giorni è che è prevista una nuova sforbiciata. Si tratta di due convogli. Quello che parte da Ponte San Giovanni alle 11 e arriva a Foligno verso le 11.30 e quello che ripartendo dalla città della Quintana verso le 11.45, torna a Ponte San Giovanni alle 12.10. Materiale che viene utilizzato in maniera consistente dai viaggiatori, soprattutto per quanto riguarda nel caso della tratta da Foligno a Ponte San Giovanni. «Continuano a tagliare i convogli e a noi ci mandano in ferie forzate perchè non sanno cosa farci fare», spiega il macchinista dell'ex Ferrovia centrale umbra. La situazione è complicata e non resta che far altro che sperare nel nuovo Piano regionale dei trasporti la cui prima bozza vedrà la luce a fine mese. Dall'assessorato regionale a più riprese hanno ribadito la volontà di puntare sul ferro per razionalizzare i servizi di trasporto in regione e magari ridurre la spesa. Già, perchè non tutti sanno che a parità di percorso, i collegamenti effettuati con i treni dell'ex Fcu costano circa la metà rispetto agli altri vettori. Nonostante questo, però, la Ferrovia centrale umbra sembra essere stata relegata ad un ruolo da comprimaria all'interno del sistema regionale. Polemica sui compensi all'ad Viola. Il consigliere regionale del Pdl Massimo Monni va all'attacco sul compenso del nuovo amministratore delegato di Umbria Mobilità, Franco Viola: 200mila euro lordi all'anno, più gli incentivi. «Nonostante Umbria Mobilità stia attraversando una grave crisi finanziaria tanto da non riuscire a garantire gli stipendi ai lavoratori, dal novembre scorso l'azienda ha pensato bene di assumere alle proprie dipendenze un ulteriore dirigente amministrativo - dice Monni - Dalla verifica del contratto di lavoro che ho richiesto e che, in espletamento del mio mandato, Umbria Mobilità mi ha inviato, emerge un "quadretto" totalmente dissonante con il periodo di austerity che stiamo vivendo: il direttore amministrativo percepirà infatti una retribuzione complessiva annua lorda di 200mila euro».

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