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Data: 17/05/2013
Testata giornalistica: Il Centro
allegato: LEGGI L'ARTICOLO
Arpa: dirigenti, atti legittimi e il sindacato attacca la Gtm. Rolandi (Filt-Cgil): inopportuna la difesa d’ufficio fatta da Michele Russo. Improprie alcune indennità secondo il giudizio del collegio sindacale

PESCARA Fa discutere la questione degli stipendi dei dirigenti della società regionali di trasporto, prima tagliati da una legge della Regione, poi ripristinati dalle stesse società sulla base di una sentenza della Consulta che ha riguardato la trattenuta di una quota del Tfr (leggi l'articolo).
Per il consigliere regionale del Pd Claudio Ruffini si tratta di un ripristino illegittimo e chiama in causa i Cda della società . Il presidente di Arpa Massimo Cirulli contesta il merito delle affermazioni del consigliere: «Arpa ha ridotto lo stipendio del suo direttore generale, il cui emolumento supera i 90 mila euro lordi annui, in ossequio alla legge regionale n°1 del gennaio 2011, dalla data di entrata in vigore della normativa in questione. I compensi del vice direttore generale e dei tre dirigenti di settore dell'azienda regionale di autolinee non superano l'importo di 90 mila euro annui, pertanto non sono stati ridotti. E' opportuno precisare che, in considerazione del momento difficile che vive il settore del Tpl nel nostro paese, il direttore generale di Arpa non ha richiesto il recupero della parte di salario decurtata, seguito del pronunciamento della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il taglio degli stipendi dei dirigenti delle amministrazioni pubbliche e della società a capitale pubblico».
Critico il sindacato nei confronti del presidente della Gtm Michele Russo che ieri ha difeso l'operato dei dirigenti e ha giustificato il ripristino degli stipendi.
Per Franco Rolandi, segretario regionale Filt-Cgil la «difesa d'ufficio dei dirigenti» è quanto meno «inopportuna». Rolandi sottolinea che i dirigenti della Gtm «aldilà della questione dei tagli alle indennità stabiliti dalla Legge Regionale e poi recuperati senza nemmeno chiederne autorizzazione alla Regione, erano recidivi, come dimostrano i verbali del collegio sindacale in cui si definiscono improprie l'attribuzione di alcune indennità (recupero festività, trasferte forfettizzate, soppressione giornate di semifestività)».

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