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Data: 18/05/2013
Testata giornalistica: Corriere della Sera
Bari, inchiesta Tarantini-escort Berlusconi ascoltato come indagato

L'ex premier Silvio Berlusconi è stato ascoltato come indagato dalla procura di Bari nell'indagine nella quale è indagato per aver indotto, assieme all'ex direttore dell'Avanti Valter Lavitola, l'imprenditore Gianpaolo Tarantini a mentire all'autorità giudiziaria nell'inchiesta escort. L'interrogatorio si è svolto a Bari. L'interrogatorio si è svolto in una caserma dei carabinieri di Bari, su richiesta dello stesso ex premier, alla presenza del procuratore aggiunto Pasquale Drago.

MEMORIA - Il Cavaliere ha tentato di sciogliere il nodo del «contrasto» che c'è, nonostante i fatti siano gli stessi, tra l'essere indagato a Bari per concorso in induzione a mentire all'autorità giudiziaria ed essere persona offesa a Roma dal reato di estorsione. Questo il tentativo della difesa dell'ex premier interrogato per circa due ore. Durante l'interrogatorio - che si è svolto in una «clima sereno ed equilibrato», secondo fonti difensive - l'ex capo del governo ha prodotto una memoria e alcuni documenti. Berlusconi era assistito dagli avvocati Niccolò Ghedini, Piero Longo e Francesco Paolo Sisto.

LE ESCORT - L'inchiesta barese è quasi conclusa. Per questo il procuratore aggiunto, Pasquale Drago, ha deciso oggi di ascoltare Berlusconi. Stando all'ipotesi di accusa in cambio delle escort che Tarantini avrebbe portato tra il 2008 e il 2009 nelle residenze private dell'allora premier avrebbe avuto almeno 500.000 euro. Nell'indagine Lavitola era stato ascoltato nei mesi scorsi. Sulla qualificazione giuridica dei fatti contestati c'è già stata una sentenza della Cassazione che, confermando l'arresto di Lavitola, ha ritenuto che «l'assunto accusatorio» appare «sorretto da idonea e congrua motivazione e tale condotta integra la fattispecie criminosa contestata». Secondo il pm Drago, Lavitola, in concorso con Berlusconi, avrebbero indotto Tarantini, in cambio di almeno 500.000 euro, a mentire negli interrogatori del 29 e 31 luglio 2009 ai pm baresi che indagavano sulle escort che Gianpi ha portato a palazzo Grazioli e a Villa Certosa.

A ROMA - Su questi fatti indaga anche la procura di Roma che il 14 maggio scorso ha ascoltato Berlusconi. I pm romani ritengono, limitatamente al periodo marzo-luglio 2011, che Lavitola, Tarantini, la moglie di quest'ultimo, Nicla Devenuto, e due collaboratori di Gianpi abbiano estorto danaro a Berlusconi (che nella capitale è parte lesa) in cambio delle menzogne che sarebbero state dette da Tarantini alla procura di Bari: cioè che Berlusconi non sapeva che le donne della sua scuderia fossero prostituite.

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