«Altro che opposizione, faremo le barricate». Il Pd concentra la sua offensiva contro la pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele che la Giunta di centrodestra si appresta a iniziare e che il maggior partito di opposizione ritiene «un'autentica follia». Superate le perplessità dell'Udc, l'amministrazione Mascia tira dritto su un'operazione destinata a cambiare il volto della città: il 5 giugno saranno aperte le buste, subito dopo sarà assegnato l'appalto, mentre i lavori relativi alla prima tranche (sei mesi) inìzieranno a settembre. Il progetto contempla l'ampliamento dei due marciapiedi, corsie per gli autobus, arredo urbano e una fascia centrale dedicata al filobus. «Corso Vittorio chiuso fino alla primavera 2014, ci pensate cosa accadrà sotto Natale quando il traffico raddoppierà? - si chiede Enzo Del Vecchio - Preso atto che non potrà essere spostato su via Ferrari, hanno pensato di scaricare tutto il traffico sull'area di risulta, in doppio senso di marcia, creando due problemi micidiali: circolazione sempre in tilt e colpo definitivo alle attività commerciali di corso Vittorio, alcune delle quali stanno già chiudendo. «Basterebbe un pizzico di buon senso - interviene Camillo D'Angelo - per capire che questo progetto non ha le gambe per camminare, ma il centrodestra vuole andare avanti contro tutto e contro tutti. Prima di stravolgere l'assetto nel cuore della città chiediamo che almeno venga effettuata una simulazione per capire se l'intervento è fattibile. Ma non la faranno mai per paura che l'evidenza dimostri l'insostenibilità della chiusura di corso Vittorio». Il Pd è rimasto spiazzato dall'atteggiamento dell'Udc, prima contrario e poi favorevole alla rivoluzione nella strada più grande di Pescara: «Un cambio di rotta - commenta maliziosamente Del Vecchio - che si spiega, evidentemente, con alcune promesse fatte dall'Amministrazione ai centristi».