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Pescara, 18/12/2025
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Data: 18/05/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
«No al Corso pedonalizzato» il Pd pronto alle barricate

Il Pd è «pronto alle barricate» per bloccare «un’opera inopportuna e dannosa» e per tutta risposta Carlo Masci, Pescara futura, ordina l’avanti tutta al progetto. La pedonalizzazione di Corso Vittorio Emanuele esaspera di nuovo gli animi in consiglio comunale tra maggioranza e opposizione. «Prevediamo altre lettere del sindaco al prefetto» ha ironizzato Camillo D’Angelo, ieri affiancato dai consiglieri Moreno Di Pietrantonio, Enzo Del Vecchio, Paola Marchegiani e Florio Corneli.
In base allo studio della Sisplan e che il Pd ha svelato ieri Corso Vittorio Emanuele sarà riservato ai mezzi pubblici e alle auto dei residenti «per tutta la sua estensione, da via Muzii fino a piazza Italia, e i lavori saranno realizzati in tre lotti: il primo tra via Ravenna e la rotonda di via Michelangelo; il secondo da via Venezia a via Ravenna, infine quello tra via Muzii e la rotonda di via Michelangelo». Ad allarmare il Pd sono alcuni aspetti tecnici e procedurali. Il primo: «Il cantiere dovrebbe iniziare a ottobre e i lavori del primo lotto dureranno sei mesi, questo vuol dire che ci aspetta un Natale con le ruspe tra area di risulta e Corso Vittorio: v’immaginate i commercianti?». Il secondo: «Non sarebbe meglio lasciare le auto su corso Vittorio e realizzare il verde, come previsto, sull’area di risulta?». E ancora: «Il flusso di auto che la bretella (larga 8 metri con parcheggi ai lati) dovrà accogliere è talmente pesante da congestionare la rotonda del Rampigna, visto che andranno a confluire in quel punto anche le auto da via del Circuito e da via Ferrari». C’è poi un nodo urbanistico: «La bretella impone una variante al Prg e se, come sembra, proveranno a fare sveltine bloccheremo il consiglio comunale. Il 5 giugno scade il termine per l’appalto e questa bretella è un cavallo di Troia che andrà a distruggere la città» hanno detto i consiglieri del Pd, obiettando infine la mancanza di risorse: «Fatto salvo il mutuo acceso nel 2012 per quest’opera, il Comune non avrà più modo di attingere a futuri finanziamenti, dunque rischiamo una clamorosa e devastante incompiuta». «Hanno cancellato il progetto Monestiroli e propongono una soluzione mai discussa in consiglio né con la città» ha detto Corneli.
Secca la replica di Carlo Masci: «La bretella non ha bisogno di variante perché basterà un’ordinanza del sindaco ad assegnarle la nuova funzione per la viabilità. Il Natale con il Corso pedonalizzato sarà bellissimo e i commercianti saranno contenti, ce lo insegna l’esperienza di via Roma e via Trento o anche di via Firenze, via Mazzini e via Piave. La riqualificazione sarà completata per l’anno prossimo - assicura il leader di Pescara futura -. Quanto ai soldi, l’interramento della bretella, e non solo quello, si realizzerà con il project financing. L’importante è cominciare. Dispiace che il Pd abbia perso la capacità di visione della città preferendo lasciarsi andare a posizioni strumentali. Quanto al rinnovamento del Corso - ha concluso Masci - sono certo che grazie all’intervento dei privati, come avvenuto già a Pescara vecchia, consentirà di ridare lustro a edifici oggi trascurati o in abbandono».

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