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Pescara, 18/12/2025
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Data: 18/05/2013
Testata giornalistica: Giornale di Sicilia
Monta la protesta dei lavoratori Scat senza stipendio da oltre nove mesi

Ieri mattina plateale protesta in piazza Garibaldi dove hanno posteggiato i bus attorno alla Fontana Si fa più aspra la protesta dei lavoratori Scat la cooperativa che gestisce il trasporto pubblico urbano. Da ieri il servizio è paralizzato e i mezzi fermi simbolicamente in piazza Garibaldi a due passi di Palazzo del Carmine. Sospesi i collegamenti e sospeso anche il servizio di bus-navetta con il cimitero con pesanti disagi per i tanti (soprattutto anziani) che utilizzano il pulmino della Scat per recarsi al camposanto. L'azienda ha deciso la cancellazione di tutte le corse perchè ormai impossibilitata ad acquistare il carburante e pagare l'assicurazione per far circolare i mezzi. Una situazione drammatica, resa ancora più esplosiva dal malessere serpeggiante fra le maestranze in credito di quasi nove mensilità (da settembre ad oggi) nonchè di tredicesima e quattordicesima. Una società con l'acqua alla gola. La protesta, che va aldilà delle sigle sindacali, è esplosa mercoledì mattina con l'occupazione simbolica della sala gialla e la richiesta di un incontro con sindaco. Che, però, non c'è stato. La Scat sostiene di vantare crediti da Palazzo del Carmine per oltre un milione di euro, soldi che potrebbero consentire alla cooperativa di ripianare debiti con gli istituti di credito, pagare fornitori e dipendenti. Ed inoltre attende lo sblocco del contributo regionale del primo e secondo trimestre 2013 decurtato del venti per cento dopo i tagli al trasporto pubblico decisi dal precedente governo Lombardo. La crisi, latente da due anni, è venuta drammaticamente a galla in queste ore quando la Scat ha dovuto affrontare scadenze immediate con la ditta che fornisce il gasolio e le società assicurative, bussando alle porte del Comune per lo sblocco di sussidi. Ieri i trenta dipendenti della Scat hanno sostato in piazza Garibaldi accanto ai mezzi schierati attorno alla fontana del Tripisciano sperando di essere ricevuti dal sindaco per affrontare la scottante problematica. L'incontro ancora una volta non c'è stato e nel tardo pomeriggio i bus sono stati riportati in deposito. Sulla vertenza Scat ieri è intervenuto il segretario provinciale della Uil Salvatore Pasqualetto: «Il Comune - ha dichiarato - facendo mancare i contributi all'azienda non assolve all'obbligo di garantire il trasporto pubblico. Sarebbe opportuno che il sin- daco decidesse se far fallire l'azienda o farla sopravvivere. C'è però il rischio che la situazione diventi incontrollabile e possa creare problemi per l'ordine pubblica». Un dipendente della Scat che ha voluto mantenere l'anonimato ha dichiarato: «Siamo qui in piazza a protestare in maniera plateale con i mezzi posizionati davanti San Sebastiano. Stiamo notando però che della nostra, drammatica situazione alla gente importi davvero poco, come era d'altronde passata quasi inosservata l'occupazione di Palazzo del Carmine nel settembre2012».

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