È polemica nella maggioranza sui provvedimenti dell’esecutivo. I berlusconiani: la tassa sulla casa è il nostro cavallo di battaglia
ROMA A 24 ore dalla sospensione dell’Imu è scontro aperto nella maggioranza per mettere il cappello sulle decisioni del governo e anche sulla loro interpretazione: sospensione, congelamento o cancellazione? A fronte di un Pdl che rivendica in tutte le sedi la primogenitura delle misure anti-Imu, si leva la voce di vari esponenti della sinistra che contestano la dichiarazione di vittoria del Cavaliere nella battaglia della tassa sulla casa. «Berlusconi si prende il merito dell’Imu? - dice Guglielmo Epifani - Mi viene il sospetto che tutta questa enfasi nasconda un problema per lui. Aveva chiesto di riavere i soldi del 2012 e non ci sono. Aveva chiesto la cancellazione e c’è solo sospensione e riforma della tassa. Quindi - osserva il neosegretario del Pd - lui può dire che ha vinto, ma non è così». Pronta la replica di Fabrizio Cicchitto: «Non sappiamo in quale pianeta sia vissuto in questi mesi Epifani - afferma l’esponente azzurro -: il problema dell’Imu è stato posto indubbiamente per primo dal Pdl che quindi ha tutte le ragioni per salutare positivamente la sua sospensione. Dopo di che - aggiunge il presidente della commissione Esteri della Camera - la realizzazione di una forte riduzione della tassazione sugli immobili è un problema per tutti e quindi è bene che Epifani non giochi per ragioni propagandistiche al tanto peggio tanto meglio». L’ex segretario della Cgil viene attaccato anche da Maurizio Gasparri: «Epifani è un fenomeno - sostiene il vicepresidente del Senato -, pur di polemizzare con Berlusconi sembra vantare come successi del Pd il fatto che l’Imu 2012 non sia stata ancora restituita e che quella 2013 sia stata sospesa e non ancora abolita».
POMO DELLA DISCORDIA
Insomma, nonostante il primo passo fatto dal governo, l’Imu resta uno dei pomi della discordia all’interno della maggioranza. Di qui la preoccupazione del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, che rimanda alla «riforma complessiva della tassazione sugli immobili» da attuare prima di settembre, riconoscendo che quella che vive il governo «è una situazione carica di problemi e di tensioni e noi abbiamo il dovere di lavorare». Un lavoro reso più complesso dalla molteplicità delle posizioni che, sull’Imu, attraversano i partiti, dove non mancano i contrari all’abolizione per tutti della tassa sulla casa: il montiano Benedetto Della Vedova, ricordata l’abolizione dell’Ici votata nel 2008, afferma infatti che «errare è umano, ma perseverare è diabolico». E sempre sull’Imu, è anche Beppe Grillo a dire la sua, a modo suo: «Tutto è ridicolo. L’unica misura di cui sono stati capaci gli interdetti al governo è lo spostamento dell’Imu di tre mesi. Il Paese va a pezzi con la gente che si spara, si dà fuoco e loro ci regalano lo zuccherino dell’Imu».