Lavoro e pensioni. È la nuova sfida che attende il governo, dopo aver affrontato l'emergenza cassa integrazione in deroga, con il decreto approvato venerdì dal Cdm che stanzia risorse per un miliardo. Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini ha convocato per mercoledì le parti sociali per un «monitoraggio del mercato del lavoro e delle politiche sull'occupazione». Al tavolo, che si terrà alle 16 alla sede di via Veneto, parteciperanno, oltre ai segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, anche i presidenti delle sigle che rappresentano le imprese, Confindustria, Abi, Ania, Rete Imprese Italia, Confcommercio e Confcooperative. L'obiettivo è quello di iniziare un percorso che possa portare a concordare le modifiche necessarie rispetto alle due riforme approvate dal governo Monti, quella delle pensioni e quella del lavoro, che hanno lasciato in eredità alcuni problemi da risolvere, a partire dal nodo esodati, e prodotto tendenze da correggere, come nel caso della flessibilità in entrata. L'incontro fissato da Giovannini arriva in una fase in cui le aspettative delle parti sociali sono elevate, sia sul fronte dell'emergenza sia su quello, strettamente connesso, del sostegno alla crescita e all'occupazione. Non solo. Sindacati e imprese vogliono assicurazioni anche sul pieno reintegro delle risorse destinate alla produttività e alla formazione, temporaneamente dirottare per il rifinanziamento della cig.