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Pescara, 18/12/2025
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Data: 19/05/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Teramo. Stazione della vergogna: ecco sei idee. L’Arco denuncia: nessun collegamento diretto per Ancona e nei festivi c’è un solo treno per Giulianova. Arrivano i bagni?

TERAMO I finanziamenti regionali per le infrastrutture prevedono 247milioni riservati al sistema ferroviario, ma nulla spetta alle tratte del Teramano: la denuncia arriva da Paolo D'Incecco dell'associazione Arco consumatori Teramo. Ieri mattina, D'Incecco ha lanciato una proposta di sei interventi sulle ferrovie provinciali raccolte dai cittadini. Al termine dell'incontro è intervenuto Marco De Domincis attivista del Movimento 5 Stelle che ha anticipato alcuni punti di una bozza di studio, che il Movimento intenderebbe portare in Regione, per favorire sistemi di trasporto più economici ed ecologici. IL PROGRAMMA DI ARCO. L'associazione cittadina prima di elencare le sei azioni prioritarie, si è espressa sulla linea Pescara-Roma, che rientra nel programma di interventi regionali. «Questa tratta non necessita di interventi», ha spiegato D'Incecco. «Per risolvere l'eccessivo tempo di percorrenza, oltre 4 ore di viaggio per 240 chilometri, sarebbe sufficiente eliminare le fermate intermedie come accadeva negli anni '70 quando esisteva un rapido che impiegava meno tempo facendo solo tre soste: Chieti, Sulmona e L'Aquila. Il servizio nelle fermate intermedie veniva garantito dai treni regionali». D'Incecco è quindi passato a illustrare le sei richieste dei cittadini. SERVIZI FESTIVI. Il primo punto riguarda le corse ferroviarie nei giorni festivi e domenicali sulla linea Teramo-Giulianova, allo stato attuale insufficienti: l'orario prevede infatti due corse domenicali e una sola nei giorni festivi. Arco propone di portarle a sei in corrispondenza dei treni in transito, ossia considerando le coincidenze. In una bozza inviata al compartimento di Ancona l'associazione propone i seguenti orari: Te-Giu 8.35, 12.05, 14.30, 16.50 e 17.20; Giu-Te 7.51, 11.35, 13.40, 15.35, 18.10. COLLEGAMENTI NORD. Teramo dispone di 42 collegamenti verso sud e di nessuna linea diretta a San Benedetto-Ancona. Una soluzione, in collaborazione con la provincia dell'Aquila, potrebbe essere quella di inserire treni Freccia bianca che percorrano la linea Teramo-San Benedetto senza fare sosta a Giulianova. «Per l'Aquila sarebbe il percorso più breve per raggiungere il nord», ha sottolineato D'Incecco. TRENI VERSO PESCARA. I treni della linea Teramo Giulianova per andare verso sud devono fare un'inversione di marcia arrivati nella città costiera. Arco consumatori propone la costruzione di una bretella all'altezza della curva dell'Annunziata, che permetterebbe di ridurre il viaggio di tre chilometri e soprattutto un risparmio di tempo di 15 minuti verso Pescara. L'opera avrebbe un costo di 2,5 milioni di euro. IL CASO SERVIZI IGIENICI. La stazione di Teramo non dispone ancora di bagni, ma i lavori sarebbero iniziati dopo la denuncia del Centro. PIU' POSTI SUI TRENI. «Ogni mattina sui treni verso Chieti si viaggia come sardine, i convogli sono piccoli. Per fortuna ora è arrivato un nuovo treno, ma non risolve il problema», ha spiegato D'Incecco, intervenendo anche sulla proposta di arretrare la stazione ferroviaria teramana: «Sarebbe una follia non ci sarebbe lo spazio per maggiori convogli, che è quello che noi auspichiamo. Se il Comune ha bisogno di parcheggi, utilizzi l'ex scalo merci». IL TRENO DEI PARCHI. L'ultima proposta riguarda la costruzione di una linea ferroviaria che colleghi Roma, Carsoli, L'Aquila Capitignano e Teramo. «Il progetto c'è già e porterebbe milioni di persone da Roma al Parco della Laga. La tratta L'Aquila Capitignano esiste dal 1922 e arriva fino al lago di Campotosto, venne chiusa nel 1935 perchè Ascoli e Teramo spingevano tutte e due affinchè la linea continuasse sul proprio territorio».

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